Ormai, il dado è tratto. O quasi. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, annuncerà a breve che il suo partito si presenterà da solo alle elezioni politiche del 25 settembre. Un po’ lo si era un intuito dall’intervista di questa mattina al Corriere della Sera: tra l’ex sindaco di Firenze ed Enrico Letta la situazione era tornata pesante. Il fatto stesso di citare il traumatico passaggio delle consegne al governo del 2014 ne era un chiaro segnale. Ma dal Pd e non solo erano partiti già nelle ore precedenti messaggi altrettanto chiari: “Ci fa perdere più voti di quanti non ce ne porti”. Sostanzialmente a scoraggiare qualsiasi idea di intesa (per intenderci: con l’attuale sistema elettorale non è mai vero). Ma è vero invece che se Renzi sta fuori è più probabile che Carlo Calenda stia dentro. Prospettiva a cui Letta tiene senz’altro di più. Così, dal punto di vista di Renzi, si aprirebbe quello spazio solitario al centro per tentare di superare la fatidica soglia di sbarramento del 3% indispensabile per entrare in parlamento.
Elezioni, Mastella: “Nessuna elemosina, andiamo anche da soli”
[scJWP IdVideo=”W7wnigWS-Waf8YzTy”]
Tuttavia, la concorrenza nel centro in vista delle prossime elezioni politiche rimane agguerrita. “Nessuna elemosina. Nessuno mi ha chiamato, se mi chiamano io ascolto tutti, ma non vado a elemosinare niente a nessuno. Noi siamo anche disponibili ad andare da soli”. Lo assicura infatti Clemente Mastella, che oggi a Napoli ha presentato il nuovo simbolo di Noi di Centro e la corsa per le prossime elezioni.
[scJWP IdVideo=”S6LirMJL-Waf8YzTy”]
Per il sindaco di Benevento “l’alleanza con il Movimento 5 Stelle sarebbe innaturale, sarebbe un disastro anche se aritmeticamente valgono ancora qualcosa. Poi lo vedete Di Battista alleato con me? Peraltro gli consiglio di stare in Siberia, qui fa molto caldo, là si sta freschi. Anziché tornare in Italia restasse in Siberia. Se mi invitano a pigliare un caffè a Vladivostok ci vado volentieri, porto il caffè napoletano e glielo consegno”.