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“L’ultima chiamata” per il presidente del Consiglio, Mario Draghi, per far sì che il governo si pronunci a favore della “validità della firma digitale per la presentazione delle liste alle elezioni“. É l’appello lanciato da Marco Cappato davanti alla Prefettura di Milano in occasione della Giornata mondiale della democrazia e a pochi giorni dall’udienza in cui si discuterà l’esclusione della sua lista, Referendum e Democrazia, dalla corsa elettorale per il mancato riconoscimento della validità delle firme raccolte digitalmente. Alle istanze di Cappato finora il premier non ha mai risposto: “Temo che ci sia una sottovalutazione di quanto sia importante anche la democrazia per ben governare un Paese. Spero vivamente che questa possibilità non vada sciupata“, ha aggiunto.
Cappato: “Scelta contraria alla Costituzione”
“Lunedì 19 settembre, davanti al Tribunale di Milano, il governo è chiamato in causa sul nostro ricorso contro l’esclusione della lista Referendum e Democrazia alle prossime elezioni. Come sapete, la nostra lista è stata esclusa perché non è stata riconosciuta la validità della firma digitale con la quale avevamo raccolto le firme necessarie per essere presenti alle elezioni. Abbiamo contestato davanti al Tribunale questa esclusione perché è contraria alle norme europee che impongono il pieno riconoscimento della firma digitale e anche i principi costituzionali che impongono di rimuovere gli ostacoli all’esercizio dei diritti democratici“, ha spiegato Cappato.