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Il leader di Azione, Carlo Calenda, all’indomani delle elezioni politiche, ha commentato l’esito del voto che ha visto il suo partito raccogliere circa il 7,7% delle preferenze. “Abbiamo detto che saremo all’opposizione e non voteremo la fiducia. Continuo a pensare che questa coalizione sia non solo molto sconclusionata ma anche estremamente pericolosa per l’Italia. Tuttavia se singoli provvedimenti sono buoni li voteremo. Il Pd aveva un’offerta politica incomprensibile, non era chiaro con chi volessero governare. Noi avevamo un’idea molto ambiziosa che non siamo riusciti a realizzare, ma almeno era chiara: prendere più di due cifre per tenere Draghi al governo“.
“Pd ormai populista, tornerà con il M5s”
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“Il Pd ha ormai una pulsione populista fortissima, che non riesce a separare dal pezzo che ha cultura di governo. Questo equivoco nel Pd non si può più sciogliere. Andare da Taverna a Bonino non può funzionare, è un’altra situazione destinata a esplodere”. E ancora: “Si riaprirà il rapporto Pd-M5s, come lo stesso Bonaccini ha sostenuto. Anche il 19% del Pd finirà nell’offerta populista e tanto più noi dovremo distinguerci“, ha aggiunto Calenda.
Gelmini: “Auguri all’Italia e anche alla futura premier”
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A Calenda ha fatto eco Maria Stella Gelmini, che al termine della conferenza stampa di Azione ha aggiunto: “Non abbiamo concesso nulla al populismo e questo può averci danneggiato. Ma abbiamo intrapreso una strada di serietà che darà frutti sul lungo periodo. Un augurio ‘da donna a donna’ alla Meloni? Un augurio innanzitutto all’ Italia che ha bisogno di essere governata e ben governata e un augurio, certo, anche alla presidente del Consiglio“, le sue parole.