Draghi: “La Russia non è più Golia, non è invincibile. No a una pace imposta”

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“L’incontro è andato molto bene, Biden ha ringraziato l’Italia come partner forte, alleato affidabile, interlocutore, credibile e io l’ho ringraziato per il ruolo di leadership in questa crisi e la grande collaborazione che c’è stata con tutti gli alleati”. Lo afferma il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, in conferenza stampa a Washington dopo l’incontro alla Casa Bianca con il presidente Usa Joe Biden.

Ucraina, Draghi: “Iniziamo a chiederci come costruire la pace”

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“Dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina e fare pressione su Mosca, ma occorre anche iniziare a chiedersi come si costruisce la pace – prosegue il premier -. Il percorso negoziale è molto difficile, ma il primo punto è come costruire questo percorso di negoziato. Un punto molto importante è che questa pace deve essere la pace che vuole l’Ucraina, non una pace imposta, né dagli alleati né da altri”.

“La Russia non è più Golia, si è rivelata meno invincibile”

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“La guerra ha cambiato fisionomia – prosegue Draghi -. Inizialmente era una guerra in cui si pensava ci fosse un Golia e un Davide, essenzialmente di difesa disperata che sembrava anche non riuscire. Oggi il panorama si è completamente capovolto: certamente non c’è più un Golia, certamente quella che sembrava una potenza invincibile sul campo e con armi convenzionali si è dimostrata non invincibile”.

“Riflettere prima di lasciare G20, decisione da prendere con Ue”

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Del prossimo G20 “abbiamo parlato brevemente, ho presentato la situazione per quel che è, da un lato saremmo tutti tentati di non sederci allo stesso tavolo a cui si siede Putin, dall’altro c’è il fatto che il resto del mondo è intorno a quel tavolo, quindi alzarsi significa abbandonare il resto del mondo in una situazione in cui non è presente il G7. Alla luce della necessità di costruire un tavolo di pace, bisogna riflettere prima di abbandonare questi consessi – conclude Draghi -. Queste decisioni dovremmo prenderle prima di tutto noi europei tutti insieme, probabilmente penso al prossimo consiglio europeo”.

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