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Intervenendo all’assemblea generale dell’Onu, Mario Draghi, il presidente del Consiglio, ha commentato la decisione di Mosca di indire nei prossimi giorni referendum per l’annessione del Donbass, in Ucraina. “Finora la Russia non ha dimostrato di volere la fine del conflitto: i referendum per l’indipendenza del Donbass sono un’ulteriore violazione del diritto internazionale che condanniamo con fermezza“.
Ucraina, Draghi all’Onu: “Sanzioni imposte a Mosca hanno avuto un effetto dirompente”
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“Le sanzioni imposte a Mosca hanno avuto un effetto dirompente sulla macchina bellica russa, sulla sua economia“, ha dichiarato Draghi, rispondendo indirettamente a chi mette in discussione l’efficacia delle sanzioni. “L’impatto delle misure – ha aggiunto – è destinato a crescere col tempo, anche perché alcune di esse entreranno in vigore solo nei prossimi mesi. L’unità dell’Unione Europea e dei suoi alleati è stata determinante per offrire all’Ucraina il sostegno di cui aveva bisogno, per imporre costi durissimi alla Russia. Mosca ha da subito tentato di dividere i nostri Paesi, a usare il gas come arma di ricatto. Ora dobbiamo fare di più, soprattutto a livello europeo. Come l’Italia sostiene da tempo, l’Unione Europea deve imporre un tetto al prezzo delle importazioni di gas, anche per ridurre ulteriormente i finanziamenti che mandiamo alla Russia. L’Europa deve sostenere gli Stati membri mentre questi sostengono Kiev“, ha concluso Draghi.