“Investire nella scuola è un dovere civile e un atto di giustizia sociale. Un sistema educativo che non funziona alimenta le diseguaglianze, ostacola la mobilità e priva l’Italia di cittadini capaci e consapevoli“, ad affermarlo è il presidente del Consiglio Mario Draghi, a Bari per una visita istituzionale all’Its Cuccovillo, nel rione Japigia.
Draghi, il Pnrr e i fondi destinati ai giovani
“Dalla formazione non dipende solo il vostro futuro, ma quello di tutti noi. Le società più prospere sono quelle che preparano meglio i loro giovani a gestire i cambiamenti“, ha aggiunto Draghi. Che ha quindi voluto illustrare ciò che il suo Governo prevede di fare per aiutare le giovani generazioni in questo momento cruciale per il presente e il futuro dell’Italia.
“Il Pnrr mette al centro voi e i vostri coetanei. Per questo ho deciso di iniziare da qui un percorso che illustri il Pnrr“, ha spiegato Draghi. Che, riguardo alla scuola, ha promesso ingenti risorse in arrivo agli Istituti tecnici superiori. “Investiamo un miliardo e mezzo di euro per dare ulteriore slancio alla riforma degli Its. Intendiamo formare nuovi docenti e migliorare i laboratori che oggi utilizzano tecnologie 4.0“, ha affermato infatti.
L’importanza del Sud per il Governo e i rilanci in programma
Altro aspetto centralissimo nei programmi del Governo è il rilancio delle Regioni meridionali d’Italia. “Le risorse messe a disposizione per il Sud oggi non hanno precedenti nella storia recente. Dobbiamo spendere bene questi soldi, con onestà e rapidità. La responsabilità è del Governo, ma anche dei Comuni e degli altri enti territoriali. I ritardi nella spesa, che per troppo tempo hanno colpito il Mezzogiorno, sono un ostacolo alla vostra libertà e una tassa sul vostro futuro“, ha fatto notare Draghi.
Grande orgoglio anche per Antonio Decaro, sindaco di Bari. “È la prima visita del presidente del Consiglio nel Mezzogiorno dopo gli impegni legati al completamento della campagna vaccinale e l’attivazione dei fondi dal Pnrr – ha sottolineato dando il benvenuto a Draghi –. Ci sentiamo orgogliosi che la prima visita la faccia qui. Abbiamo scelto queste realtà, perché siamo convinti che non c’è economia e innovazione senza formazione e ricerca“.