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“L’Ucraina sarà quella che deciderà la pace. Sarà quella che sceglierà la pace che vuole, anche perché una pace forzata non sarebbe sostenibile“. Lo ha dichiarato Mario Draghi, il presidente del Consiglio, a margine del Consiglio europeo tenutosi a Bruxelles. “Durante il Consiglio europeo si è discusso sulla sicurezza alimentare dei Paesi poveri. C’è una catastrofe umanitaria di proporzioni gigantesche che può abbattersi su milioni di persone e che potrebbe condurle, da qui a pochi mesi, a una carestia. Ora bisogna capire cosa può fare l’Unione europea per aiutarle. Si è parlato anche di possibili percorsi alternativi“, ha poi spiegato il premier.
“Per quanto concerne l’energia, si è parlato di RePowerEu e di come l’Unione europea lo stia sviluppando su molti fronti: risparmio energetico, acquisti congiunti e investimenti sulle rinnovabili“, ha aggiunto Draghi.
Infine, il presidente ha parlato della discussione inerente al tetto sui prezzi del gas: “la Commissione ne sta studiando la fattibilità“.
“Embargo sul petrolio. Scusate, sul gas”: il lapsus di Draghi a Bruxelles
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Durante il discorso di Draghi non è mancato un piccolo lapsus. “Ho parlato di embargo del gas, invece era embargo del petrolio“, si è corretto il presidente. “Giuliano mi faceva delle facce“, ha aggiunto scherzando.