Anche le discoteche si preparano a riaprire nell’ambito degli allentamenti nel contrasto al Coronavirus. Dovrebbe avvenire entro i prossimi venti giorni, con il Governo che si appresta a prendere una decisione nel merito.
Discoteche: la situazione secondo il Governo
“Entro i primi dieci giorni di luglio le discoteche potranno aprire. Penso che anche nel loro caso potrà essere applicato il criterio del Green pass“, ha infatti spiegato Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, intervenendo a RTL 102.5 durante il programma Non Stop News. In tal senso, tuttavia, l’esecutivo guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi potrebbe decidere di muoversi già prima.
“Ho appena avuto un colloquio con il ministro della Salute, Roberto Speranza – ha spiegato Costa –. Questa settimana indicheremo una data in cui le discoteche potranno tornare a fare le loro attività. Perché questo settore è rimasto l’unico, ad oggi, senza avere una prospettiva. Credo sia dovere della politica dare una risposta anche a questo“.
I gestori non ci stanno e hanno fretta
Chi ha già espresso tutta la propria fretta, inevitabilmente, sono proprio i gestori delle stesse discoteche. “Ci aspettiamo di poter riaprire il 4 luglio, perché andare oltre sarebbe insostenibile. Ci aspettiamo buonsenso. Il Governo non ci faccia perdere il primo weekend di luglio, perché le nostre attività sono aperte al massimo due volte a settimana“, ha affermato infatti Maurizio Pasca, presidente del Silb, associazione di categoria dei locali con sale da ballo. A riportare le sue parole è l’Ansa.
E le discoteche sono in fermento. Anche per un altro aspetto che Pasca non manca di sottolineare: “Per il Paese quella data non cambierebbe nulla, ma a noi tanto. Anche perché la gente già va lo stesso a ballare in decine di locali che, tra l’altro, sono aperti senza Green pass. Quindi ci facciano riaprire dal 4 luglio e il ministero dell’Interno vigili sull’abusivismo“.