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“È di tutta evidenza che abbiamo già predisposto le navi per fare quarantena per chi viene salvato in mare. E dall’altro punto di vista ora ci sono altri bandi in corso per ampliare questa offerta. Tuttavia c’è da fare un discorso più generalizzato proprio per arginare quello che potrebbe essere l’impatto degli sbarchi incontrollati nel periodo estivo“, così Carlo Sibilia, Sottosegretario al ministero dell’Interno, a margine del workshop “L’impiego delle tecnologie spaziali e digitali per la valorizzazione del patrimonio pubblico”.
Il lavoro del governo sui decreti sicurezza
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Capitolo decreti sicurezza: “Ci sono delle interlocuzioni in corso. Il presidente Mattarella ha fatto dei rilievi molto specifici. Noi siamo stati sempre della posizione di intervenire subito con dei decreti, per dare seguito ai rilievi di Mattarella. Dopodiché su tutto il resto c’è una discussione in atto tra i gruppi politici – ha spiegato Sibilia –. L’importante è non creare una discussione che possa comportare questioni di pull factor soprattutto in questa fase emergenziale“.
Sibilia e i rapporti tra Italia e Libia
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Quindi arriva una spiegazione anche sul perché sia stato votato in Parlamento il nuovo finanziamento alla guardia costiera libica. Così Sibilia: “Io penso che quella della collaborazione con la guardia costiera libica sia sempre stata proficua. C’è un’operazione di legalità e sicurezza per tutte le persone che partono. Dobbiamo sempre inquadrare il fenomeno migratorio come una tratta di essere umani. Un fenomeno il cui passaggio finale, quello che permette a queste persone di essere ritrasformate dalla Libia, o da altri Paesi del Nord Africa alle nostre coste, è un passaggio gestito da criminali veri e propri. Noi dobbiamo operare nella sicurezza totale e aggredire in maniera precisa queste vere e proprie organizzazioni criminali“.