Crisi di Governo: Conte ha la fiducia alla Camera, inatteso sì Polverini

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Primo colpo di scena nel quadro di una crisi di governo che dopo giorni di apnea vede per la prima volta il premier concedersi una concreta boccata d’ossigeno. Con 321 voti a favore, infatti, Giuseppe Conte incassa la piena fiducia alla Camera dei Deputati. Nella prima prova di sopravvivenza del Governo alla Camera, sono ben sei i voti oltre la maggioranza assoluta, dopo ore in cui se ne attendevano non più di 315. Votano per la fiducia cinque deputati ex M5S, il dissidente pentastellato Andrea Colletti e Renata Polverini, che con questa decisione abbandona Forza Italia.

Crisi di governo: il “caso” Renata Polverini

Proprio la decisione di quest’ultima ha lasciato di stucco il suo ormai ex partito, ma sorprende fino a un certo punto. Renata Polverini era stata una tra coloro che insieme a Renato Brunetta avevano cercato di convincere lo stesso Silvio Berlusconi a intervenire a favore dell’esecutivo Conte per scongiurare la crisi di governo. Il voto alla Camera si conclude con ventisette astenuti, 259 i voti contrari. L’attenzione è adesso tutta focalizzata sul Senato, dove la partita è più difficile: raggiungere quota 161 è al momento considerato un miraggio. Italia Viva conferma la scelta di astenersi, ma alla maggioranza basterà un voto in più delle opposizioni per tenere in piedi il Governo.

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Inevitabilmente il tema del giorno è il voto di Renata Polverini. “Ho votato la fiducia perché ritengo ci si debba assumere le proprie responsabilità. Nel corso della mia vita l’ho sempre fatto e lo stesso vale ora. In questo momento non condivido che ci sia una crisi di governo, e per cause maggiori lascio anche Forza Italia“, ha commentato la diretta interessata. Ha glissato invece il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani: “Defezioni al Senato? Non credo. La Polverini è fuori da Forza Italia, chi vota a favore del governo è fuori. Non ho parlato con lei, ma è fuori da Forza Italia. Fulmine a ciel sereno? Non so. A noi non aveva detto nulla“.

Il sollievo dell’esecutivo, Italia Viva fa ironia

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Chi inevitabilmente sorride, ma al contempo aspetta prima di esultare, sono gli esponenti di un esecutivo che potrebbe anche uscire indenne dalla crisi di governo. “È andata molto bene“, ha detto il ministro per lo sport Vincenzo Spadafora uscendo dalla Camera dopo il voto di fiducia incassato a Montecitorio. “Sereni? Non porta bene“, ha quindi scherzato con i giornalisti. “Risultato sopra le aspettative? Si è lavorato per questo risultato, i risultati non vengono mai a caso. Siamo fiduciosi per domani al Senato“.

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Chi invece ironizza, mostrandosi sempre più lontano dalla maggioranza dopo avere a tutti gli effetti scatenato la crisi di governo è Italia Viva. Questo infatti il commento di Ettore Rosato (che pure in giornata si era lasciato scappare una battutaccia in Aula sugli ex alleati di governo pentastellati): “Qualcuno aveva dubbi che avessero la maggioranza assoluta alla Camera? In Senato? Lo vediamo domani, abbiate pazienza“. Quindi un commento a caldo sul “caso Polverini”: “Nostri transfughi? Chiedete a Forza Italia. Noi non perderemo pezzi“.

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