Le recenti disavventure della banca Credit Suisse, che ha rischiato il fallimento ed è stata salvata in extremis da Ubs, che l’ha acquisita, non dovrebbero avere un grosso impatto sull’Italia. Ne è convinto Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’Economia e delle Finanze. “Riteniamo che le ripercussioni sul sistema bancario italiano siano sostanzialmente insignificanti. Diciamo che l’ordine di priorità, di garanzia, tra azionisti e obbligazionisti ha sorpreso, però le autorità europee mi sembra abbiano appena ribadito l’ordine di priorità per l’Europa“, ha dichiarato Giorgetti a margine dell’evento “L’Italia e la riforma della governance europea”, organizzato da Intesa Sanpaolo.
In seguito al salvataggio di Credit Suisse, costato ben tre miliardi di euro, i titoli di Ubs a Zurigo sono crollati di oltre il 13% (a 14,79 franchi per azione). Ancora più clamoroso il crollo di Credit Suisse, i cui titoli hanno registrato un calo del 62% a 70 centesimi per azione. È stato annunciato che il crollo della banca elvetica, assieme agli effetti del fallimento dell’americana Silicon Valley Bank, saranno sul tavolo dell’Eurosummit.
BCE, Giorgetti: “L’aumento dei tassi di interesse può causare instabilità finanziaria”
“L’aumento dei tassi d’interesse va calibrato con molta attenzione. Aumentare i tassi è utile per domare l’inflazione ma può causare qualche problema alla stabilità finanziaria“, ha spiegato Giorgetti. Ha poi aggiunto: “Per il sistema bancario italiano siamo tranquilli“.