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“Non ho mai pensato di declinare vaccini e reddito. Il Pil è un indicatore economico-finanziario che attesta l’attività in una Regione che, questo sì ho detto, è il motore dell’Italia. In questo senso, la Lombardia ha la necessità di essere tenuta in considerazione, non parlo di piano vaccini ma di zona rossa”. Così il neo vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti in Consiglio regionale. “Il rischio per questa regione è di fermarsi e di fermare il lavoro, le attività, la vita sociale e quindi, per questo motivo, con il presidente Fontana, abbiamo ritenuto di voler presentare il ricorso per uscire da zona rossa, perché la Lombardia non la merita”.
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Moratti ha poi dichiarato di ritenere importante “condividere i contributi relativi alla riforma 23 sulla sanità”. “Nel caso della relazione del ‘comitato dei saggi’, nominato negli scorsi giorni dal presidente Fontana, il contributo è ancora da consolidare. Sarà possibile, però, ascoltare in audizione il professor Vago, che ne fa parte, in Consiglio regionale o in commissione”, ha aggiunto.
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Negli scorsi giorni, Letizia Moratti si era resa protagonista, in questi giorni, di una polemica legata alla distribuzione dei vaccini anti-Covid. L’ex sindaca di Milano aveva chiesto a Domenico Arcuri di cambiare i criteri di ripartizione delle dosi dei vaccini. In particolare, Moratti aveva chiesto di includere un parametro che avrebbe fornito più dosi alle regioni con il Pil più alto. In un’audio ambientale, è possibile sentire l’assessore parlare alla conferenza dei capigruppo regionali e affermare di aver parlato con Arcuri sulla richiesta, che sarà seguita in via ufficiale da una lettera scritta.
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Nel corso del Consiglio regionale, anche Attilio Fontana, il presidente della Regione Lombardia, è intervenuto sulla questione zona rossa. “Abbiamo presentato ricorso al Tar contro la decisione del Governo e chiesto al ministro Speranza di rivedere i parametri che regolano questa decisione. La zona rossa è fortemente penalizzante per la nostra regione”, ha spiegato. “Mi auguro solo che questa fase di profonda incertezza finisca al più presto perché il Governo del nostro Paese non può permettersi questa debolezza nel momento in cui deve vaccinare milioni di italiani e presentare all’Europa una proposta seria di Recovery Plan. A dispetto della vulgata diffusa dai media, il piano vaccinale ad oggi vede la Lombardia come prima regione in Italia sia per numero assoluto di vaccini somministrati che in termini di somministrazioni giornaliere”, ha proseguito Fontana.
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“Stiamo vivendo un momento decisivo per la nostra regione e anche dall’entusiasmo e dalla determinazione della nuova Giunta passa il rilancio della nostra Lombardia”, ha poi affermato Fontana. “Con la scelta di questa nuova squadra, maturata in pochissimi giorni, ho voluto dare un segnale forte: serve un cambio di passo, per essere all’altezza delle grandi sfide che abbiamo di fronte nei prossimi mesi e nei prossimi anni” ha aggiunto.
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