“Se il peggio è alle spalle lo dobbiamo ai cittadini che hanno modificato i loro stili di vita”.
Così il premier Giuseppe Conte, nella mattinata di giovedì 21 maggio, ha esordito nella sua informativa urgente alla Camera sulle misure per la nuova fase relativa all’emergenza coronavirus, iniziata poco dopo le 9.30. Ora, si tratta di “riavviare il motore economico e produttivo dopo aver superato la fase più acuta dell’emergenza ma la sfida è ancora più difficile”.
Il presidente del Consiglio dei ministri spiega a Montecitorio che la strategia anti-pandemia del Governo si basa su tre concetti chiave, “fiducia, coraggio e responsabilità”, fondamentali per la ripartenza in sicurezza del Paese.
Conte alla Camera: “Aumento curva contagio? Il rischio è calcolato”
Parlando della riapertura e delle misure adottate nella Fase 2, Giuseppe Conte spiega alla Camera perché si è deciso di riaprire nonostante il rischio calcolato che aumenti contagio in alcune zone.
“Siamo consapevoli che la nuova fase potrà favorire l’aumento della curva del contagio in alcune zone: è un rischio calcolato che terremo sotto osservazione, calcolato questo rischio non possiamo fermarci in attesa di un vaccino, altrimenti il tessuto produttivo sarebbe stato irrimediabilmente compromesso”. Queste le parole del premier, che nel suo discorso sottolinea come allungare le restrizioni avrebbe “compromesso in modo irrimediabile il tessuto produttivo e sociale”, ribadendo che “in un ordinamento democratico la presenza di misure così severe oltre il tempo necessario sarebbe irragionevole e incompatibile con i principi della costituzione”.
Test sierologici volontari e app
Sul fronte dell’osservazione epidemiologica nella Fase 2, Conte ha annunciato che dal 25 maggio partiranno i test sierologici volontari “su campione”. Nei prossimi giorni verrà lanciata anche l’app per il contact tracing, Immuni, i cui dati, rassicura Conte sul fronte della privacy, “verranno cancellati al termine dell’emergenza” coronavirus.
“Il contact tracing è il secondo pilastro” per il controllo epidemiologico nella fase 2 dell’emergenza coronavirus e “il Governo ha introdotto una disciplina per realizzare l’app Immuni nel pieno rispetto della privacy e della sicurezza nazionale. Nei prossimi giorni partirà la sperimentazione su questa nuova applicazione, i dati verranno usati solo per la tracciabilità del virus”, annuncia il premier.
Conte: “Le banche possono e devono fare di più”
“Sento la sofferenza che cresce, avverto le ansie e le inquietudini di chi teme di veder vanificati i sacrifici, di chi teme di perdere il posto di lavoro. Non mi sfugge la gravità di questa crisi”, dichiara Conte riferendosi al Paese. È “una prova molto dura”, per uscirne serve “coordinare gli sforzi” e “il sistema bancario può e deve fare di più per accelerare i prestiti coperti da garanzia pubblica”. Si rivolge poi al popolo italiano in un discorso esortativo in cui invita i cittadini a farsi forza e a rialzarsi: “Spetta a noi tutti trasformare questa emergenza in opportunità. Non è una sfida facile, ma il nostro impegno sarà massimo. L’Italia è un grande Paese, lo sappiamo bene noi e tantissimi cittadini del mondo”.