Coronavirus, Gori: “Mai ricevuto pressioni su zona rossa a Bergamo”

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Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, è intervenuto durante il consiglio comunale tornando a parlare della polemica legata alle decisioni prese nei primi giorni di marzo, quando si era stabilito che la Lombardia sarebbe diventata zona arancione e si era attesa, invano, l’istituzione di una zona rossa nei comuni di Alzano e Nembro.

“Testimone del ‘sisimpegno’ di Fontana”

“Credo che in quei giorni il governo abbia esitato – ha affermato Gori durante il consiglio comunale, svolto in videoconferenza –. Sono testimone altresì del ‘disimpegno’ del Presidente della Regione Fontana, che parlando con i sindaci dei capoluoghi sostenne di non avere il potere di istituire la zona rossa in Val Seriana, posizione che sembrerebbe smentita dalle zone rosse create da Emilia, Lazio, Campania e Calabria. Questo so, questo vi riferisco e questo, qualora mi dovessero interpellare, riferirò alle procure”.

“Ero favorevole alla zona rossa”

“Non ho mai ricevuto pressioni da imprenditori della Val Seriana – ha poi aggiunto il primo cittadino di Bergamo, smentendo le accuse giunte di banchi dell’opposizione in consiglio –. Ho raccolto comprensibili preoccupazioni, nessuna pressione per evitare l’istituzione della zona rossa ad Alzano e Nembro. Non solo quindi non mi ero attivato in tal senso ma, come provano tutte le mie dichiarazioni, ero favorevole alla zona rossa e chiesi che si prendesse rapidamente una decisione”.

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