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“Da domenica la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla”. L’annuncio arriva dalla viva voce di Attilio Fontana, in un video pubblicato sui canali social ufficiali della Regione Lombardia. A quaranta giorni dall’ingresso in zona rossa e a due settimane dal passaggio a quella arancione, il territorio lombardo sarà considerato a rischio medio e quindi sottoposto a limitazioni meno stringenti, secondo quanto disposto dal Dpcm.
Fontana: “Continuiamo ora su strada della responsabilità”
“Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l’ordinanza che sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore – ha spiegato Fontana -. Il trend dei numeri in Lombardia si conferma in diminuzione. Sia per quanto riguarda la circolazione del virus, sia per i ricoveri nei reparti ordinari ed intensivi”.
Per il governatore della Lombardia il passaggio in zona gialla è “un risultato raggiunto grazie ai comportamenti virtuosi tenuti da tutti i lombardi, che ancora una volta ringrazio. Esorto tutti a continuare su questa strada di responsabilità quotidiana che consente di tenere sotto controllo il virus. Forza Lombardia!”.
Una finestra con meno restrizioni prima di Natale
Il trend degli ultimi giorni, quindi, ha concesso ai lombardi una finestra di allentamento delle norme anti-contagio. Tra le regole più importanti, la possibilità di spostarsi fra comuni della stessa regione e quella di consumare al tavolo di bar e ristoranti fino alle 18. Una finestra che resterà attiva, se la Lombardia rientrerà ancora nell’area gialla, fino al prossimo 21 dicembre. Poi entreranno in vigore le norme del Dpcm Natale che pongono rigidi divieti a spostamenti e fruizione di servizi fino al’Epifania, in particolare il 25 e il 26 dicembre e a Capodanno.
Provvedimenti, tra l’altro, che non avevano incontrato il favore dello stesso Fontana, che pochi giorni fa, nel corso di un’intervento a Tv8, aveva commentato duramente le decisioni del Governo. “Così il giorno di Natale rischiamo un disastro sociale e umano, perché ci saranno tante persone anziane che non potranno incontrare i propri figli. È una situazione che ritengo veramente senza senso. Così come trovo insensato che si stabilisca una data come termine ultimo per poter tornare alle proprie residenze”.