Corea del Sud: il presidente Yoon Suk-yeol dichiara la legge marziale

Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol dichiara la legge marziale, una misura straordinaria per affrontare lo stallo politico e “proteggere l’ordine costituzionale”

Martedì, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha annunciato l’attivazione della legge marziale, una misura straordinaria che attribuisce poteri estesi all’esercito anche in ambito civile. Yoon, leader del Partito del Potere Popolare (conservatore) e in carica dal 2022, ha giustificato la decisione come necessaria per “proteggere l’ordine costituzionale democratico” del paese e per “sradicare le forze filo-nordcoreane”. Si tratta della prima volta che questa misura viene adottata dalla fine degli anni Ottanta, periodo in cui la Corea del Sud ha ristabilito un governo democratico.

Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol dichiara la legge marziale

La dichiarazione di legge marziale arriva in un contesto politico delicato. Da due anni, la Corea del Sud è bloccata in uno stallo istituzionale che impedisce al governo di agire con efficacia. Il parlamento, controllato dal principale partito di opposizione, il Partito Democratico, ha ostacolato diverse iniziative dell’esecutivo, inclusa l’approvazione della legge di bilancio.

Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol dichiara la legge marziale
Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol dichiara la legge marziale – AP Photo/Ahn Young-joon – Newsby.it

 

Yoon ha accusato l’opposizione di avere legami o simpatie con il regime nordcoreano e di agire contro lo Stato, paralizzando il paese. Tuttavia, non ci sono elementi che colleghino direttamente questa decisione alle relazioni con la Corea del Nord, benché il presidente abbia evocato le “minacce poste dalle forze comuniste” del Nord come giustificazione principale.

L’annuncio è stato trasmesso in diretta televisiva, cogliendo molti di sorpresa. Nel suo discorso, Yoon ha dichiarato: «Per salvaguardare una Corea del Sud liberale dalle minacce delle forze comuniste della Corea del Nord e per eliminare gli elementi anti-Stato… dichiaro la legge marziale di emergenza».

Subito dopo l’annuncio, il governo ha convocato una riunione urgente con i vertici dell’esercito, ponendo tutte le forze armate in stato di massima allerta. Al contempo, il Partito Democratico ha organizzato un incontro interno straordinario per discutere le implicazioni della misura.

I media di Seul riportano che il Parlamento è stato chiuso e le sue attività sospese, ma non è ancora chiaro come la legge marziale influirà concretamente sulla popolazione sudcoreana.

La decisione di Yoon arriva in un momento difficile per la sua presidenza. Negli ultimi mesi, il suo indice di gradimento è calato drasticamente, in parte a causa degli scandali che hanno coinvolto sua moglie e alcuni alti funzionari del governo. Nonostante le richieste di indagini indipendenti, Yoon ha respinto ogni tentativo di approfondire le accuse, alimentando il malcontento dell’opposizione.

In risposta, il Partito Democratico aveva iniziato a valutare la possibilità di promuovere una procedura di impeachment contro il presidente, acuendo ulteriormente le tensioni politiche. La legge marziale, in questo contesto, potrebbe essere interpretata come un tentativo di consolidare il potere presidenziale e indebolire le opposizioni.

La legge marziale attribuisce alle autorità militari poteri straordinari, spesso superiori a quelli delle istituzioni civili. Sebbene il presidente abbia parlato di “preservare l’ordine costituzionale”, molti temono che questa misura possa limitare le libertà democratiche.

Per ora, le informazioni sul campo sono frammentarie, ma alcune fonti indicano che la dichiarazione potrebbe portare a:

  • Sospensione delle attività parlamentari.
  • Controllo più rigido dei media e delle comunicazioni.
  • Maggiore presenza militare nelle strade e nelle istituzioni.

Dalla fine degli anni Ottanta, quando la Corea del Sud ha abbandonato la dittatura per adottare un sistema democratico, non era mai stata dichiarata la legge marziale. Questo rende la mossa di Yoon particolarmente controversa, con il rischio di alimentare le tensioni interne e creare un clima di ulteriore divisione politica.

Secondo molti osservatori, l’attivazione della legge marziale potrebbe segnare una svolta critica per il paese, mettendo alla prova la solidità del suo sistema democratico. Resta da vedere come reagiranno i cittadini sudcoreani e quali saranno le prossime mosse dell’opposizione per contrastare la decisione del presidente.

La dichiarazione di legge marziale da parte di Yoon Suk-yeol ha aperto uno scenario senza precedenti nella Corea del Sud moderna. Con il parlamento sospeso e il controllo dell’esercito rafforzato, il paese si trova a un bivio che potrebbe ridefinire il suo equilibrio democratico.

L’opposizione ha già manifestato la sua contrarietà, ma la vera portata di questa decisione emergerà solo nei prossimi giorni, quando sarà chiaro come questa misura straordinaria influirà sulla vita quotidiana dei cittadini e sulla stabilità politica del paese.

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