[scJWP IdVideo=”8ZQyMKgw-Waf8YzTy”]
Il leghista Raffaele Volpi si è dimesso da presidente del Copasir. Oltre a lui, anche Paolo Arrigoni, un altro esponente della Lega, ha rassegnato le dimissioni da componente del Comitato parlamentare per la sciurezza della Repubblica. Ora il Carroccio “pretende l’immediata, integrale applicazione della legge 124 del 2007, che prevede l’assegnazione all’opposizione di 5 componenti su 10 tra cui poter scegliere l’eventuale Presidente“.
Questa decisione ha seguito di poco quella con cui il M5S e il PD hanno annunciato la decisione di lasciare i lavori del Copasir. “Nel pieno rispetto delle prerogative istituzionali abbiamo votato la delibera adottata dall’ufficio di presidenza in ordine all’attivazione di quanto stabilito dall’art. 34 della legge 124/2007. Al tempo stesso, al fine di porre il Comitato al di fuori delle ripercussioni politiche e ripristinare quanto stabilito dal comma 3 dell’articolo 30, acquisita sul merito anche la condivisione del gruppo parlamentare di Leu, abbiamo abbandonato i lavori del Copasir al fine di contribuire alla soluzione della titolarità della Presidenza del comitato medesimo“, hanno dichiarato i componenti del Copasir Dieni, Cattoi, Castiello del M5s, e Borghi del Pd.
Salvini: “Mi aspetto altre dimissioni”
Parlando della situazione che si è venuta a creare attorno al Copasir, Matteo Salvini ha dichiarato di aspettarsi “altre dimissioni“. “La Lega molla le poltrone anche quando sono pesanti. C’è il Copasir fermo? Ci siamo dimessi, aspettiamo gli altri per avere un comitato nuovo che elegga un altro Presidente“, ha spiegato il leader della Lega.
Copasir, Arrigoni: “La Lega non voterà il nuovo presidente”
[scJWP IdVideo=”aD0zy5T9-Waf8YzTy”]
All’esterno di Palazzo Madama, anche Paolo Arrigoni ha parlato del Copasir. “Noi chiediamo che sia tutto da rifare e che gli altri componenti del Copasir diano le dimissioni. Come Lega non parteciperemo alla votazione del prossimo presidente di commissione e chiediamo l’applicazione della legge 124 del 2007. Una norma che presenta dei problemi, ma che prevede che 5 componenti spettino alla maggioranza e gli altri 5 all’opposizione. Sarebbe stato opportuno rivedere in questi mesi la legge 124 per i problemi che si erano palesati in passato. Con il governo Monti fu posto il problema, ma D’Alema era rimasto presidente della commissione“, ha aggiunto.