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A margine dell’evento “Le nuove reti per l’industria italiana e i consumatori”, Giorgia Meloni ha parlato del Copasir.”La lettera inviata a Salvini non era un ultimatum, ma era un tentativo di rispondere alla questa vulgata secondo la quale la vicenda del Copasir è una questione tra Lega e FdI“, ha affermato la leader di Fratelli d’Italia. “Non è così, se io avessi voluto creare difficoltà nel campo del centrodestra, avrei aperto il tema di tutte le commissioni di garanzia che per prassi vanno all’opposizione. Non è un problema di poltrone. Così si apre un precedente pericoloso per tutti. Per la vicenda deve rispondere tutta la maggioranza, è un tema di rispetto di regole. Da Salvini non ho ancora avuto alcuna risposta, ma ero a questo convegno per cui non ho avuto ancora tempo. Ci sentiremo“, ha aggiunto Meloni.
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Parlando delle telecomunicazioni, Meloni ha affermato che “in Italia siamo ancora mezzo passo indietro. Noi abbiamo un bisogno disperato di una rete unica e pubblica che sia neutrale e che non venda direttamente il servizio. Questo è quello che accade nelle nazioni serie e dovrebbe capitare in Italia. La proprietà della rete, con nostra proposta, diventa un tema strategico“.
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La leader di Fratelli d’Italia ha anche affrontato il tema delle elezioni amministrative. “Eravamo rimasti che ci saremmo visti dopo la Pasqua. Questo è un altro argomento che dobbiamo affrontare. Siamo tutti affaccendati, ma non siamo in ritardo. Nessuno ha ancora il candidato, quindi non capisco perché noi siamo in ritardo“, ha sottolineato Meloni.
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Infine, Meloni ha espresso la sua opinione riguardo al Cashback. “La vicenda del Cashback per me è stata una scelta sbagliata della maggioranza che non comprendo. Speravo che l’avvento di Draghi avrebbe portato scelte economiche diverse. La maggioranza ha bocciato la mozione e ha detto che la modificherà. Non credo che cambierà. Bisogna pensare all’imprenditore perché a lui oggi conviene chiudere. Noi continueremo a dare battaglia“.
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