Si fanno vedere gli effetti delle dolorose misure che il governo si sta trovando nella necessità di prendere per contrastare il Coronavirus. E che, al netto delle tante manifestazioni sparse in tutta Italia (alcune delle quali caratterizzate da disordini più o meno gravi), stanno generando un importante calo di popolarità nei confronti della figura di Giuseppe Conte e in generale di tutte le forze di maggioranza. I sondaggi, in tal senso, parlano chiaro.
Conte e il gradimento in picchiata: l’analisi
Lo si evince dalle rilevazioni di Ipsos, effettuate da Nando Pagnoncelli e diffuse in un articolo sul ‘Corriere della Sera’. I sondaggi parlano infatti di un indice di gradimento che resta alto, ma flette in maniera importante per il governo. Giuseppe Conte ha infatti perso ben 7 punti nell’arco di un solo mese. Dal 65% di apprezzamento di settembre, il Premier è infatti passato al 58% di ottobre. Calo analogo per l’intero governo, sceso in un mese dal 62 al 55%.
La popolarità di Conte, secondo quanto rilevato dai sondaggi, riguarda in maniera più importante le fasce di popolazione più direttamente interessate dai provvedimenti restrittivi e i ceti più esposti agli effetti della crisi economica. Si parla quindi di commercianti, artigiani, lavoratori con contratto a termine e giovani disoccupati. Ossia chi più sta soffrendo dell’attuale panorama socio-economico, prima ancora che sanitario.
I sondaggi: chi fatica e chi risale
Conte e il governo faticano però anche in un discorso più ampio che comprende gli orientamenti di voto. In un mese il M5S ha perso per strada il 2,7% delle preferenze, vedendosi raggiunto al 15,9% da Fratelli d’Italia. Cresce invece il Pd, che guadagna l’1,4% e rosicchia ancora qualcosa alla Lega. Il Carroccio, ancora primo partito italiano, recupera qualcosa e con un +0,5% si attesta sul 24,5%. Torna a crescere anche Forza Italia (al 7,9% grazie a un +1,1%), mentre è importante il sorpasso di Calenda su Renzi. Azione è infatti data al 3%, contro il 2,9% di Italia Viva.
Riguardo l’indice di gradimento dei leader, il -7 di Conte è il più importante d’Italia. I sondaggi certificano però le difficoltà dell’intero governo, con un -5 a carico di Di Maio, un -3 per Speranza e Bellanova, un -2 per Bonafede e quel Matteo Renzi che è tornato ad attaccare l’esecutivo che comunque sostiene. Infine il primo, vero partito d’Italia. Si tratta dell’astensionismo, che torna a superare il 40% grazie a un +1,1% da non sottovalutare. E che certifica lo scollamento tra politica e Paese reale in Italia.