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L’idea di inserire i numeri identificativi degli agenti delle forze dell’ordine sulle loro divise non piace a Matteo Salvini. Commentando i fatti avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, il leader della Lega ha proposto una soluzione differente. “Ripensiamo al mondo delle carceri nel suo complesso, ad esempio con telecamere ovunque. Mettere un numeretto in testa ad un poliziotto affinché possa essere meglio identificato dal delinquente è l’ultima cosa che farei. Non voglio numeretti in fronte o sul petto di uomini e donne delle forze dell’ordine. Poi chi sbaglia paga, e vale anche per chi indossa una divisa. Per migliorare il mondo delle carceri è necessario affrontare delle assunzioni straordinarie. Inoltre, serve rispetto per i 40mila uomini e donne della polizia penitenziaria, che fanno bene il loro lavoro senza aggredire nessuno. In carcere devono lavorare bene i poliziotti e stare bene i detenuti“.
Le violenze avvenute all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere sono emerse negli ultimi giorni, anche tramite alcune testimonianze dirette degli ex detenuti. “Quando ci hanno fatto fare i colloqui, noi abbiamo fatto delle piccole proteste. Poi siamo tornati nelle nostre celle, abbiamo fatto i letti, pulito tutto e stavamo lì. Dopo un’ora è successa l’ira di Dio. Non si è capito più niente, ci hanno presi una stanza alla volta“, ha raccontato l’ex detenuto Vincenzo Cacace nel corso di un’intervista ai nostri microfoni.
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Salvini ha poi commentato i dissidi interni al Movimento 5 Stelle. “Io spero che Grillo e Conte la smettano subito di litigare, non tifo né per l’uno né per l’altro ma non vorrei che il M5S facesse confusione in parlamento rallentando il lavoro. In questo momento bisogna tagliare le tasse, la burocrazia e riformare la giustizia. Mentre i 5 stelle si dividono e il Pd ha le correnti il centrodestra unito è un aiuto per il governo, per Draghi e per l’Italia“.
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A margine del suo intervento alla tre giorni di Alis, in corso a Sorrento, Salvini ha ribadito su quali temi la Lega è in sintonia con Mario Draghi, il presidente del Consiglio. “Ora ci vogliono grandi iniezioni di libertà di impresa, del taglio della burocrazia e dell’irap, della revisione del codice degli appalti e della revisione del reddito di cittadinanza perché così com’è non crea lavoro ma disoccupazione. Invertire l’onere della prova in materia fiscale è una delle grandi battaglie della Lega, è un cambio culturale che ci vede assolutamente in sintonia con il presidente Draghi. Ci stiamo impegnano su tutto questo giorno e notte al fianco del presidente Draghi“.
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Non è mancato neppure un commento sulle elezioni amministrative di Napoli. “Spero che il centrodestra dimostri maturità, umiltà e compattezza. Se si inizia a parlare di programmi e non di simboli è meglio. Per me dei simboli se ne può parlare con Maresca, se ci sono è bene ma se non ci sono non me ne faccio un problema“.
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