Intercettazione ambientali e telefoniche con microcimici e “trojan” di Stato. La denuncia, pesante, arriva dal tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni Marco Cappato, che attraverso le sue azioni di disobbedienza civile ha aperto un varco alla legalizzazione del suicidio assistito in Italia.
A stresso giro è arrivata la smentita del sottosegretario con delega ai servizi segreti Alfredo Mantovano: “Escludo nel modo più assoluto che vi sia o vi sia stata attività di intercettazione”, ha tagliato corto l’esponente di Fratelli d’Italia.
La denuncia di Cappato
“Chiedo formalmente alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di verificare se corrisponda al vero l’informazione a me giunta anonimamente che dal febbraio 2023 sarei sottoposto a captazione informatica del telefono, cioè intercettazione permanente e totale, attraverso Trojan di Stato e che siano in corso intercettazioni con microcimici nelle mie sedi abituali di lavoro e di vita dal marzo di quest’anno“, ha spiegato con un video su X l’esponente radicale che un mese fa ha deciso di ufficializzare la candidatura per le elezioni suppletive al Senato del 22 ottobre nel seggio di Monza lasciato vacante da Silvio Berlusconi, morto lo scorso giugno.
Nella denuncia molto circostanziata, Cappato precisa che “il monitoraggio sarebbe ad opera dell”Agenzia informazioni e sicurezza, Aisi, su richiesta del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Repubblica, Dis, autorità delegata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri”.
“Meloni intervenga subito”
Le intercettazioni sarebbero state disposte “per eventuali ipotesi di contestazione del reato di associazione sovversiva ed eventuali reati riscontrati in fase di indagine”, sostiene Cappato, che quindi chiede alla premier “di disporre immediatamente l’interruzione di tale attività perché in patente violazione con il libero esercizio dei diritti civili e politici fondamentali previsti dalla nostra costituzione, che la Repubblica italiana ha l’obbligo di rispettare anche in virtù dell’avere ratificato tutti gli strumenti internazionali dei diritti umani. Quindi chiedo su questo una risposta immediata”.
“Conferme da una fonte affidabile”
Nella serata di ieri, intervenuto su La7 Cappato ha replicato a Mantovano, spiegando che l’informazione è stata suffragata da una fonte “affidabile” di cui non può rivelare l’identità. “Ho ricevuto una segnalazione anonima cartacea che ho verificato, si tratta di una fonte che ritengo credibile e affidabile, ma che vuole rimanere tutelata quindi anonima, non ho ancora prove altrimenti non avrei fatto una domanda al presidente del consiglio. Io ho chiesto un impegno al governo, la presa di posizione è arrivata da parte del sottosegretario Alfredo Mantovano. Per ora è semplicemente la mia convinzione che si contrappone a una dichiarazione tassativa emessa a nome del governo e rispetto a questo non posso che prendere atto della risposta, poi vedremo”
Magi (Più Europa): “Nordio chiarisca”
Intanto Riccardo Magi, segretario di Più Europa hanno fatto sapere di avere presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia Carlo Nordio per aver chiarimenti sulla vicenda. “Se confermato si tratterebbe di una cosa inaudita. Va chiarito con la massima urgenza in quali termini sia avvenuta questa attività di intercettazioni, da chi sia stata disposta e per quali ragioni“, si legge in una nota.
“Se la denuncia di Cappato si rivelasse fondata saremmo di fronte ad un fatto gravissimo”, rincara il collega di partito Benedetto Della Vedova, che punta il dito alle azioni di disobbedienza civili portate avanti dal tesoriere dell’Associazione Coscioni. “Sono azioni non violente pubblicamente rivendicate, che lo hanno portato ad affrontare pubblici processi e su cui sono arrivate pronunce della Consulta rispetto alle quali il Parlamento è rimasto sostanzialmente inadempiente”, afferma il deputato. “Sarebbe inaudito che Cappato venisse trattato alla stregua dei più pericolosi criminali, se non peggio”.