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“Le battaglie bisogna farle davvero. In realtà, a partire da Pd e Movimento 5 Stelle, chi ci dovrebbe credere non fa una lotta vera in parlamento per ottenere la legalizzazione della cannabis, neanche nella versione moderata che si sta discutendo ora. Adesso che è stato fatto fuori dalla Corte Costituzionale di Giuliano Amato il referendum. Questo è il problema in un Paese dove vogliono addirittura abolire la firma digitale sul referendum”. Lo ha detto Marco Cappato, ex parlamentare e tesoriere dell’associazione “Luca Coscioni” durante un sit-in a Roma per la legalizzazione della cannabis.
Cannabis, Santori: “Basta ipocrisia, uso ricreativo non è un dramma”
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“Coltivare le proprie piantine a casa significa essere dei consumatori responsabili che spendono soldi, fanno investimenti, studiano, quotidianamente si prendono cura di una pianta e soprattutto significa togliere soldi al monopolista del mercato che si chiama criminalità organizzata quando va bene e mafia quando va male. Dobbiamo smetterla con l’ipocrisia e renderci conto che esiste una comunità di persone che responsabilmente fa uso di cannabis anche uso ricreativo, questo non è un dramma. Il dramma è l’uso e l’abuso problematico. Differenziamo le due cose: ci sono criminali e ci sono persone normalissime”. Queste le parole di Mattia Santori, consigliere comunale con deleghe a turismo, politiche giovanili, scambi internazionali, grandi eventi di Bologna.
Soldo: “Il sistema ha colpito i giovani non le mafie”
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“In questo lungo percorso le abbiamo provate tutte. Oggi abbiamo portato in strada le nude voci delle persone vittime di questo sistema di criminalizzazione. Sono le storie di un italiano su dieci. Forse per qualcuno non è una priorità, il fatto che un italiano su dieci si è trovato ad essere perquisito, denunciato per consumo, accusato per spaccio anche solo per pochi grammi. Si tratta di molti giovani e giovanissimi che devono essere tolti da questo sistema di criminalizzazione che non ha colpito le mafie e che ha colpito solo loro. Non fa bene alla giustizia, alla salute, alla sicurezza, agli obiettivi che il testo unico si era dato”. Lo ha detto Antonella Soldo, coordinatrice dell’associazione “Meglio Legale” e membro del Consiglio generale dell’associazione “Luca Coscioni”.