Renato Brunetta, ex Ministro dei Governi Berlusconi e del Governo Draghi ha attaccato durante un convegno sul body shaming una vignetta di Giannelli, autore del Corriere della Sera: “Vengo raffigurato su una sedia mentre giuro col Governo Draghi e viene fatta una battuta sulla mia statura. Questa non è satira. Mi ha fatto risentire il dolore provato durante l’infanzia. Questo tipo di razzismo e di violenza non possono essere giustificati in nome della satira“. Lo scorso luglio, Brunetta aveva già affrontato il tema durante la sua partecipazione al programma “Mezz’ora in più”. Dopo il suo addio a Forza Italia, il presidente Silvio Berlusconi e la sua compagna, Marta Fascina, hanno iniziato a chiamarlo “nano”, come se i suoi 28 anni di permanenza all’interno del partito non fossero mai avvenuti.
Body shaming, Roccella: “Fondamentale parlarne, serve valorizzare differenze”
Nel corso la conferenza sul body shaming è intervenuta anche Eugenia Roccella, la ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità. “Penso che tanti di noi hanno sofferto di disturbi alimentari: la vergogna che si ha ad esprimere queste sofferenze ci fa capire che è fondamentale pararne e piene il problema al centro. L’opinione pubblica va coinvolta su questi temi che spesso vengono taciuti. Ho parlato delle pari opportunità che devono partire dal riconoscimento delle differenza e dalla valorizzazione di questa: se non si parte da questa non riusciamo ad accettare e includere altre diversità personali“, ha dichiarato.