Avellino contro le decisioni del governo centrale italiano. O, per essere più precisi, il sindaco Gianluca Festa contro la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Argomento del contendere, ancora una volta, la riapertura delle scuole. Che il primo cittadino irpino intende posticipare, andando contro alla decisioni dell’esecutivo.
Avellino: scuole chiuse 10 giorni in più?
Motivo del contendere sono le elezioni, previste per il 20 e il 21 settembre, e che costringeranno le scuole a chiudere nuovamente a pochi giorni dalla riapertura. Per questo motivo il sindaco Festa intende rimandare il tutto, con gli studenti di Avellino che potrebbero dunque entrare in aula non prima di giovedì 24 settembre.
“L’idea che la scuola possa ripartire il 14 settembre e poi re-interrompersi il 16 in occasione delle elezioni non mi convince. Soprattutto per una questione di sicurezza“, ha infatti dichiarato il primo cittadino di Avellino in una diretta Facebook. Per poi rincarare la dose: “Prima sanifichiamo, poi apriamo, poi chiudiamo, poi sanifichiamo, poi votiamo, poi sanifichiamo. No. Questa follia io non la faccio vivere ai miei ragazzi, alle famiglie della comunità, ai docenti e al personale Ata. Quindi è mia ferma intenzione posticipare l’inizio delle scuole a dopo le elezioni“.
Il sindacato dalla parte del sindaco
“Parlo prevalentemente di elementari e medie – ci tiene a specificare il sindaco –. Dunque l’idea che possa cominciare la scuola il 14 settembre per quanto mi riguarda è superata. Sto predisponendo l’atto amministrativo, un’ordinanza per motivi di sicurezza e di salute pubblica. Nelle scuole di competenza del Comune di Avellino, quindi, le elementari e medie riapriranno dopo la chiusura dei seggi a sanificazioni effettuate. Io non metto a rischio la salute e la sicurezza della mia comunità. Indipendentemente da ciò che faranno Regione, governo o altri miei colleghi“.
Pubblicato da Gianluca Festa su Lunedì 24 agosto 2020
La decisione è stata già appoggiata dal segretario della Uil, Antonio D’Oria: “Scelta opportuna, dettata anche da una grande impreparazione. Ad oggi purtroppo non possiamo parlare di un’apertura in sicurezza. Il governo centrale ha trasmesso incertezza e confusione, fornendo linee guide non chiare“. E dopo la presa di posizione del sindaco di Avellino è facile immaginare che le polemiche continueranno e, probabilmente, si alimenteranno.