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“Cantieri sicuri” sono le due parole più volte dette dagli operai che hanno partecipato alla manifestazione organizzata da CGIL, CISL e UIL in piazza Montecitorio. E in cui l’attenzione è andata anche sull’annoso tema della possibile liberalizzazione degli appalti.
Perché il mondo del lavoro è in fibrillazione sugli appalti
Un evento dove sono stati illustrati i tredici punti che le sigle sindacali stanno proponendo per evitare ulteriori decessi all’interno dei cantieri. Tra questi ci sono: la patente a punti, utile per la selezione e la qualificazione delle imprese; l’aumento dei controlli sul posto di lavoro e più azioni di contrasto al lavoro irregolare. La manifestazione ha visto la partecipazione del segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, e di quello della UIL, Pierpaolo Bombardieri. Lo slogan dell’evento era: “Basta morti sul lavoro“. La giornata si è conclusa con un minuto di silenzio, mentre gli operai si sono sdraiati davanti alle 40 croci poste a ricordo di altrettante persone morte mentre lavoravano. Morti bianche che secondo i sindacati potrebbero aumentare in caso di cambio di politica sugli appalti.
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“Non è possibile che nella stessa bozza ci sia per la prima volta, e per fortuna, la decisione di Speranza che ha voluto assumere medici e tecnici per migliorare la prevenzione sui luoghi di lavoro e che nella stessa bozza ci sia la deregolamentazione dei subappalti e il massimo ribasso. È questo il problema: lavoriamo per un sistema qualificato o vogliamo sempre più squalificarlo?“. Così il deputato Pierluigi Bersani durante la manifestazione dei sindacati a Montecitorio sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Tema su cui rientrano anche le possibili liberalizzazioni degli appalti, con pesanti rischi per i lavoratori.
Landini (Cgil): “Liberalizzazione? Rischio morti sul lavoro”
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“Pensiamo che dal primo di luglio non ci debbano essere licenziamenti. Il blocco per una parte del mondo del lavoro è il 31 ottobre. Continuiamo a pensare che per tutti debba essere quello il limite“. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, durante la manifestazione dei sindacati a Montecitorio sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e contro le possibili nuove politiche sugli appalti.
L’appello di Landini al governo è chiaro. “Siamo in piazza per dire basta con le morti sul lavoro. La liberalizzazione degli appalti e la logica del massimo ribasso determinano in molti casi le morti sul lavoro. Bisogna prorogare sui subappalti la norma che c’è“, ha affermato il segretario della Cgil.
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Molto severo anche il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Che, a margine della manifestazione dei sindacati a Montecitorio sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, si è più soffermato sui contratti del lavoro che sul tema degli appalti. “Non riesco a capire perché quando si tratta di dare soldi alle aziende si danno a tutte – ha affermato –. Quando invece si tratta del blocco dei licenziamenti, questo può essere selettivo. O la selezione è anche sui soldi per le aziende, e allora li diamo per esempio a chi non licenzia. Oppure chiediamo, vista la situazione sociale, che ci sia lo stesso trattamento“.