Amministrative, Schlein: “Alla Meloni dico che stiamo arrivando”

Schlein: “È stata una vittoria straordinaria per il campo progressista e dimostra che le destre si possono battere lavorando insieme e uniti”

Nel corso di una conferenza stampa, Elly Schlein, la segretaria del Partito Democratico, ha parlato dei risultati delle elezioni amministrative. “È stata una vittoria straordinaria per il campo progressista e dimostra che le destre si possono battere lavorando insieme e uniti. Abbiamo vinto in tutti i capoluoghi di regione, un 6-0 tennistico. È un risultato di grande radicamento e consolidamento in tutte le città. Siamo passati da un quadro in cui la destra aveva 13 capoluoghi a 17 a 10. Abbiamo strappato sei comuni. L’astensionismo rimane un fenomeno preoccupante per tutte le forze democratiche. È nostro dovere far passare il messaggio di bisogno e vincere la disillusione alla politica. C’è stata una bocciatura delle destre che governano, sia sui territori, dove governano male, sia per le scelte di Meloni. Il messaggio è chiaro: basta ai salari bassi, all’autonomia differenziata. Alla Meloni dico che stiamo arrivando e manderemo via questo governo”.

Amministrative, Schlein: “Gravi parole della seconda carica dello Stato”

Schlein ha poi commentato le dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa, secondo cui i ballottaggi incrementano l’astensione ed è quindi necessario superare la legge per l’elezione dei sindaci. “Il ragionamento è semplice, non è che quando si perde si aboliscono le elezioni o si scappa con il pallone il mano”, ha osservato la segretaria del PD. “Non è colpa degli elettori se la destra ha perso, ma colpa loro e della loro incapacità di governare bene. Sconveniente, oltre che grave, che la seconda carica dello stato parli di cambiamento delle regole. Non ha neanche senso delle istituzioni dire qualcosa del genere”, ha aggiunto Schlein.

“Siamo in grado di costruire convergenze importanti. Non ho mai creduto che le coalizioni si costruiscono con strette di mano ma alla luce del sole su battaglie. Valutiamo tutte le strade possibili per opporci all’autonomia differenziata. È una legge che spacca in due il paese. Ho sentito cosa dice la Meloni, mai vista una sedicente patriota che spacca il paese. Si chiamassero Brandelli d’Italia o Fratelli di mezza Italia. L’autonomia ha un nome tecnico ma certifica che ci sono pazienti e persone di serie A e B”, ha poi affermato la segretaria del PD.

“Il premierato non è democrazia, non si risolve tutto acclamando un capo”

Nel corso della conferenza stampa c’è stata anche una parentesi incentrata sul premierato. “Il premierato non è democrazia, indebolisce il parlamento e i poteri del Presidente della Repubblica. Non si risolve tutto con il plebiscito, non si va ad acclamare un capo, questa non è democrazia. La vera democrazia è dare la possibilità ai cittadini di incidere sulle scelte. Il problema è l’elezione diretta, significa che il parlamento sarà meno autonomo e se lo è sarà meno in grado di ascoltare i cittadini. Non è un caso che non esista in nessun altro paese al mondo. Non assicura i diritti. Ho chiesto di cambiare la legge elettorale, si permetta ai cittadini di scegliere i loro rappresentanti. Questo governo, con foga ideologica senza precedenti, pensa di stravolgere un paese a colpi di maggioranza non è possibile né accettabile. Al di là della propaganda, l’Italia non è migliorata. Occupati militarmente gli spazi di informazione pubblica. Il servizio va riformato con una governance libera da politica e partiti. Sul piano casa con poco si può fare tanto”, ha osservato Schlein.

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