L’Alto Adige revoca il lockdown totale che era stato istituito in seguito all’aumento dei contagi nella provincia autonoma di Bolzano. Una decisione assunta dopo lo screening di massa nel territorio. Questo comporta quindi una revisione delle misure che erano più restrittive rispetto a quelle previste per le zone rosse sulla base del dpcm del 3 novembre.
Il presidente della provincia, Arno Kompatscher, annuncia: “Lunedì 30 novembre riaprono i negozi, i mercati, come anche i parrucchieri ed estetisti. Riprende la didattica in presenza per la prima media”. Lo stesso Kompatscher spiega che il 4 dicembre riapriranno tutte le scuole, ma anche i bar e i ristoranti. I dati epidemiologici della provincia autonoma sarebbero in miglioramento e aiuterà, da questo punto di vista, anche l’isolamento imposto a 3.400 asintomatici che sono stati individuati attraverso l’attività di screening.
Alto Adige, dal 4 dicembre riaprono bar e ristoranti
Nello specifico da venerdì 4 dicembre potranno riaprire bar e ristoranti fino alle ore 18, come avviene attualmente nelle zone gialle rimaste in Italia. Riapriranno, per l’appunto, anche i negozi al dettaglio. L’obiettivo di Kompatscher, quindi, è quello di uscire dalla zona rossa “al più tardi il 3 dicembre, il 4 non saremo più zona rossa anche perché si cambierà sistema a livello nazionale”, precisa ancora il presidente.
Lo screening di massa e i nuovi contagi a Bolzano
L’attività di screening, intanto, ha portato a effettuare più di 350 mila test in Alto Adige nel fine settimana. I test proseguiranno fino a domani nelle farmacie e anche dai medici di famiglia. Con i tamponi finora effettuati, le persone sottoposte all’esame sono in totale 352.176. Di queste sono 3.380 quelle risultate positive. È stato quindi raggiunto l’obiettivo del 70% della popolazione testata.
Al di là dello screening di massa nella Provincia autonoma, sono 1.414 i tamponi molecolari effettuati, con 160 nuovi casi positivi registrati. I pazienti Covid ricoverati sono 315 (18 in meno di ieri), a cui aggiungerne 133 nelle strutture private convenzionate e 44 che si trovano invece in terapia intensiva, in aumento di sei nelle ultime 24 ore. In isolamento domiciliare ci sono invece 9.958 persone.