Per oggi, mercoledì 24 maggio, è stata stabilita ‘giornata di lutto nazionale’ per l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, provocando 15 vittime. A stabilirlo è stato il consiglio dei Ministri, che nella medesima giornata ha stanziato oltre due miliardi di euro per l’emergenza nella Regione. Una somma definita in un primo decreto che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito “corposo”. Ad illustrare le diverse misure approvate dal governo è stata la stessa Meloni in una riunione tenutasi al termite del Cdm, e che ha visto la partecipazione di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, insieme ai sindaci, i sindacati e le associazioni delle zone colpite.
“Penso che sia giusto ringraziare tutti i componenti del governo tutti i ministri interessati, hanno lavorato per la fase emergenziale. Nella situazione attuale nella quale si trova l’Italia, trovare due miliardi di euro in qualche giorno non è una cosa facile. In passato, interventi di emergenza di due miliardi di euro non so se si erano visti“, ha dichiarato Meloni durante la riunione.
Il nodo commissario
Resta ora da decidere il commissario per la ricostruzione, argomento che sta spaccando la maggioranza. Voci di corridoio davano Stefano Bonaccini in lizza per il ruolo, ma l’ipotesi sembra aver perso quota nel corso dei giorni: contrario era apparso Matteo Salvini, ministro per le Infrastrutture. Tuttavia, come riportano fonti interne dalla Lega, il dissenso era insito al partito stesso, che vedeva ogni possibile nuovo incarico a Bonaccini, già nominato commissario per l’emergenza, come ‘fumo negli occhi’: il governatore, infatti, avrebbe una gestione “troppo ideologica e ambientalista” del territorio, secondo il partito. L’estensione dello stato di emergenza nelle Marche, tuttavia, potrebbe portare Francesco Acquaroli, presidente della Regione, a essere nominato commissario. Una volta superata la fase d’emergenza, e quindi una volta che si dovrà ragionare e procedere ai pertinenti provvedimenti per la ricostruzione, verrà nominato il relativo commissario. Palazzo Chigi è però ‘intervenuto’ nella discussione, facendo notare che nessuno dei due presidenti di Regione potrà essere nominato commissario per l’emergenza, e che dovrà essere designata una figura ‘terza’. Le stesse fonti hanno dichiarato che “i tempi sono assolutamente prematuri: ora bisogna affrontare l’emergenza, poi ci sarà il censimento e la mappatura dei danni. Inoltre, non dimentichiamo mai che questo disastro non ha coinvolto solo l’Emilia-Romagna ma anche le Marche”.
Ad intervenire, infine, è stato lo stesso Bonaccini, che ha dichiarato: “Non è importante Bonaccini ma un modo di lavorare, quel modello del terremoto dell’Emilia ha funzionato bene. Il problema non è il nome ma come si vuole lavorare. Abbiamo ottenuto parecchio di quello che abbiamo chiesto, dopo servirà ricostruire. Nel decreto ci sono una serie di misure che vanno nella direzione che avevamo chiesto in maniera unitaria. La ricostruzione sarà determinante, servirà necessariamente una struttura commissariale. Abbiamo proposto un modello, mi auguro la nomina avvenga entro qualche settimana”.
La visita di Von Der Leyen
Giovedì 25 maggio, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, visiterà i luoghi colpiti dall’alluvione. L’annuncio è stato fatto da Bonaccini stesso, al termine della riunione tenutasi dopo il consiglio dei Ministri. Nel frattempo, nella medesima giornata, è stato rinvenuto il corpo della 15esima vittima: si tratta di Fiorenzo Sangiorgi, disperso tra le acque in località Belricetto, Lugo.