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“Quello che è stato seminato non è stato cancellato da questa sconfitta, ma bisognerà pensare a una Nato nuova e a un nuovo ruolo per l’Europa. C’è bisogno di un nuovo protagonismo dell’Europa. Dialogare con i talebani? Per mettere a punto l’evacuazione il dialogo è necessario, sono loro che comandano. Per dialogare sul serio bisogna però porre delle condizioni precise”. Lo ha detto Graziano Delrio, deputato del Partito Democratico, al termine dell’audizione dei ministri Luigi Di Maio e Lorenzo Guerini davanti alle Commissioni riunite Affari esteri e Difesa di Camera e Senato sulla situazione in Afghanistan.
Afghanistan, Guerini: “Giusto parlare di debacle”
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Dopo la Commissione, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha detto che “l’epilogo non è quello che ci si aspettava, la parola debacle è la più giusta. Ma ciò non rende vano il lavoro fatto in questi anni dai nostri militari. La nostra prima priorità deve essere l’evacuazione di chi ha collaborato con noi”.
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“Gli eventi degli ultimi giorni – ha dichiarato il ministro della Difesa nel corso dell’audizione in Parlamento – hanno sorpreso l’intera comunità internazionale per la rapidità con cui è mutato il contesto politico-militare e per i conseguenti drammatici risvolti umanitari“.
Gasparri: “Non riconosciamo il governo talebano”
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Al termine dell’audizione sull’Afghanistan è intervenuto anche il senatore Maurizio Gasparri, esponente di Forza Italia. “Riteniamo che si debba andare oltre il 31 agosto per mettere in salvo le persone che hanno collaborato – ha detto -. Forza Italia è contraria a qualsiasi riconoscimento del governo talebano. Ci può essere un dialogo umanitario ma non un riconoscimento. L’Europa su deve dotare di uno strumento militare“.