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Durante il suo intervento al G20 Interfaith Forum, a Bologna, Mario Draghi ha parlato della situazione in Afghanistan. “In Afghanistan negli ultimi giorni, stiamo assistendo a immagini che ci riportano agli anni più bui nella storia del Paese. In particolare, alle donne, che negli scorsi venti anni avevano riacquistato diritti basilari, come quello all’istruzione, oggi rischia di essere vietato persino di praticare sport, reprimendo altresì la loro rappresentanza nel governo. Come comunità internazionale abbiamo un obbligo morale verso un Paese in cui siamo stati per venti anni“, ha dichiarato Draghi. “L’altro dovere che abbiamo come Occidente, e in particolare come Europa, è la tutela di chi decide di lasciare l’Afghanistan. È stato uno sforzo significativo, di cui dobbiamo essere orgogliosi, ma che non può esaurirsi ora. L’Ue non deve ignorare il dramma di queste persone, né la portata storica di questi eventi. Dobbiamo dimostrare di essere all’altezza di questa crisi e dei valori che diciamo di rappresentare“, ha aggiunto il presidente del Consiglio.
Covid, Draghi: “La campagna vaccinale deve procedere spedita ovunque”
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Nel corso del suo intervento, Draghi ha parlato anche della campagna vaccinale. “Per sconfiggere la pandemia, la campagna di vaccinazione deve procedere spedita ovunque. Solo così potremo salvare vite, frenare il contagio, evitare l’emergere di pericolose varianti. A oggi, però, soltanto il 2% della popolazione dei Paesi più poveri ha ricevuto almeno una dose di vaccino, a fronte del 42% della popolazione mondiale. Al Global Health Summit di Roma, le case farmaceutiche hanno promesso di fornire entro la fine di quest’anno 1,3 miliardi di dosi a prezzi calmierati per gli Stati a basso e medio reddito. Altri 2 miliardi saranno distribuiti entro il 2022“, ha concluso Draghi.