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La Bugatti è simbolo di esclusività. Un’azienda che negli anni ha conosciuto diverse vicissitudini senza tuttavia perdere quella leggendarietà che contraddistingue tutti i suoi modelli. Del resto basta vedere la Bugatti Centodieci per comprendere a pieno quello che è diventata la casa francese appartenente al Gruppo Volkswagen. Esposta al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este (qui e qui i nostri precedenti articoli), la Centodieci, presentata per la prima volta poco più di due anni fa durante la Monterey Car Week, verrà prodotta in 10 esemplari, con le prime consegne ai clienti che inizieranno nel 2022.
La Centodieci ha l’aspetto di una Batmobile, con un corpo vettura schiacciato in basso e una vetratura oscurata che non consente di vedere chi c’è al suo interno. Ma sono tanti i dettagli che la rendono speciale e che giustificano l’assegno di oltre 8 milioni di euro. La Centodieci è basata sulla Chiron e dispone di un motore W16 quad-turbo da 8.0 litri modificato e in grado di erogare 1.577 CV, 99 CV in più rispetto alla Chiron. Naturalmente, la più grande differenza tra la Centodieci e la Chiron è la carrozzeria, che prende ispirazione dall’iconica EB110.
La casa francese ha portato a Villa d’Este anche un bellissimo esemplare di quella EB110 SS (Super Sport), che ha fatto da musa ispiratrice per la Centodieci. Quest’anno ricorre il 30° anniversario della supercar francese e l’esemplare portato a Cernobbio era originariamente di proprietà di Romano Artioli, l’imprenditore italiano che ha rilanciato la Bugatti nel 1987. Artioli ha rivestito un ruolo fondamentale nella creazione e nello sviluppo della versione SuperSport della EB110.
Il presidente della Bugatti, Stephan Winkelmann, ha dichiarato: “Dopo la cancellazione dell’evento a causa della pandemia nel 2020, è ancora più speciale per la Bugatti tornare nella meravigliosa location di Villa d’Este e presentare la nostra Centodieci a clienti e amici del marchio provenienti da tutto il mondo. E, naturalmente, l’evento è ancora più emozionante per la presenza della Bugatti EB110 Supersport “America” posseduta dallo stesso Romano Artioli. Questa supercar rappresenta il secondo periodo della storia di Bugatti e ha dato ai nostri designer e ingegneri l’ispirazione per la Centodieci”.
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