Le auto elettriche e ibride ricaricabili spiccano letteralmente il volo in Europa. Nonostante le contingenze dovute al Covid-19, la quota di mercato di elettriche e ibride ricaricabili all’esterno (PEV) continua a crescere.
Nel mese di dicembre nel vecchio continente, grazie alle 281mila unità immatricolate, si è registrata una crescita del 264% su base annua, con una quota di mercato del 23% (14% quella delle elettriche).
Auto elettriche: un 2020 da incorniciare
Dall’inizio dell’anno sono stati venduti 1.367.138 veicoli PEV, con una crescita rispetto al 2019 del 142%, portando così la quota PEV all’11% (6,2% le elettriche). Grazie a questi numeri l’Europa si va quindi a piazzare al primo posto nella vendita mondiale dei veicoli PEV, superando addirittura la Cina, che ha chiuso il 2020 con 1.271.958 unità (6,3% la quota di mercato).
Le auto elettriche più vendute nel 2020
Guardando alla vendita delle elettriche nel periodo gennaio dicembre 2020, la regina d’Europa è risultata essere la Renault Zoe, grazie a 99.613 unità consegnate (crescita del 110%).
Segue la piccola della casa francese la Tesla Model 3, grazie a 87.642 consegne, che rispetto al 2019 perde la prima posizione. Terzo ottimo posto per la Volkswagen ID.3, che in soli tre mesi e mezzo di consegne è riuscita a piazzare 56.937 unità.
Alla guida della Volkswagen ID.3: sì, l’elettrico è il futuro
Vola l’Audi e-tron
Fuori da podio la Kona, con 48.537 unità (in crescita del 114% rispetto al 2019), l’Audi e-tron, che grazie alle 35.436 consegne si piazza al quinto posto. Da sottolineare la performance della suv tedesca, che cresce del 92% rispetto al 2019 e stacca gli altri modelli concorrenti come Mercedes EQC (14.610), Jaguar I-Pace (13.910) e Tesla MX (6.253).
Un futuro elettrico
Osservando l’andamento delle vendite delle auto elettriche e ibride appare piuttosto chiaro che nei paesi dove è presente un’infrastruttura all’altezza, come ad esempio la Norvegia, le elettriche siano decisamente preferite rispetto alle ibride ricaricabili. Quest’ultime, che per i costruttori possono rappresentare una sorta di transizione verso la mobilità completamente elettrica, stanno perdendo consenso nei consumatori.