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Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, è tornato a parlare dopo la giornata dell’indipendenza dell’Ucraina dall’Unione Sovietica che si è celebrata ieri. “La nostra indipendenza non è finita, non finisce e non finirà mai. Ci sarà il nostro 32° giorno dell’indipendenza, e il 33°, e tutti i successivi, finché durerà il tempo sulla Terra. L’Ucraina vivrà per sempre e diventerà sempre più forte ogni giorno“, le sue parole in un messaggio diffuso sui social.
Zelensky ha anche rivelato che il bilancio delle vittime di un attacco missilistico russo alla stazione ferroviaria di Chaplyne, nella regione di Dnipropetrovsk, è salito a 22 morti.”Chaplyne è il nostro dolore oggi. In questo momento, ci sono 22 vittime, tra cui cinque persone bruciate in un’auto. È morto un adolescente, aveva 11 anni, un missile russo ha distrutto la sua casa. Alla stazione ferroviaria continueranno le operazioni di ricerca, soccorso e salvataggio. Faremo sicuramente in modo che gli occupanti rispondano per tutto ciò che hanno fatto. E certamente scacceremo gli invasori dalla nostra terra. Non rimarrà una sola macchia di questo male nella nostra Ucraina libera“, ha aggiunto il presidente ucraino, che ha partecipato in videoconferenza alla riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per i sei mesi dall’inizio della guerra.
Zelensky all’Onu: “La Russia deve porre fine al ricatto nucleare”
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Durante la videoconferenza alla riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu Zelensky ha parlato della “minaccia” russa all’Europa: “La Russia ha portato il mondo sull’orlo di un disastro radioattivo e di una catastrofe nucleare. I bombardamenti russi su Zaporizhzhia mettono l’Europa sotto la minaccia delle radiazioni, questo è un dato di fatto. Mosca deve porre fine immediatamente al ricatto nucleare e lasciare completamente la centrale“. E ancora: “Il futuro del mondo è deciso sul territorio dell’Ucraina. La Russia deve essere resa responsabile per i suoi crimini“, ha aggiunto il presidente dell’Ucraina.