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Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha affermato che dal 23 novembre il numero di utenti colpiti dalle interruzioni di corrente in Ucraina si è dimezzato, passando dai 12 milioni di mercoledì – quando si è verificato l’ultimo massiccio attacco russo alle infrastrutture energetiche – ai sei milioni di oggi. “Da mercoledì a oggi, siamo riusciti a dimezzare il numero di persone a cui viene tolta l’elettricità per stabilizzare il sistema. A partire da questa sera, continuano i blackout nella maggior parte delle regioni e a Kiev. Più di 6 milioni di utenti in totale. Quasi 12 milioni di utenti erano disconnessi mercoledì sera“, ha detto Zelensky nel suo discorso serale, citato dall’Ukrainska Pravda. Secondo il presidente ucraino, la maggior parte dei problemi ora si concentra nella capitale, così come nelle regioni di Kiev, Odessa, Lvov, Vinnitsa e Dnepropetrovsk.
Ucraina, Zelensky critica il sindaco di Kiev
Zelensky, che di solito ha sempre un atteggiamento positivo nei confronti dei suoi alleati, ha poi criticato l’operato del sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko. L’accusa è quella di non aver fatto abbastanza per allestire dei rifugi di emergenza destinati ai residenti privati di acqua, riscaldamento e corrente dagli ultimi attacchi russi. Il presidente ucraino ha parlato di uno scarso impegno nell’allestimento dei cosiddetti “centri di invincibilità“, dove le persone possono accedere a riscaldamento, acqua, internet e collegamenti di telefonia mobile. “Sfortunatamente le autorità locali non si sono comportate bene in tutte le città“, ha dichiarato Zelensky. “In particolare, ci sono molte lamentele a Kiev. Serve più lavoro“. Zelensky ha lamentato che molti dei residenti della città sono rimasti senza elettricità “per 20 o anche 30 ore” e ha chiesto “più sostegno” e “lavoro di qualità” all’ufficio del sindaco.