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“Non potevo non sollevare la questione del tentato omicidio di Navalny. Si è trattato di un fatto inquietante e al tempo stesso una grave violazione del diritto internazionale in tema di armi chimiche e di diritti umani fondamentali”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nella conferenza stampa a margine del vertice Russia-Italia con l’omologo Sergey Lavrov, a Mosca.
“La vicenda non può restare senza conseguenze – ha detto Di Maio -. L’Ue sta decidendo in queste ore le misure da prendere. Spero che la Federazione Russa possa portare avanti in tempi certi un’inchiesta che faccia luce sull’accaduto. L’Italia resta uno degli Stati più favorevoli al dialogo e alla cooperazione con la Russia, dobbiamo sforzarci perché il fossato con l’Europa non si allarghi sempre di più”.
Lavrov: “Preoccupati per la ‘russofobia’ di alcuni Paesi UE”
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Pur non riferendosi direttamente al caso Navalny, Lavrov ha dichiarato di apprezzare il lavoro diplomatico dell’Italia, esprimendo al contempo preoccupazione per i “passi ostili da parte di Bruxelles e alcuni dei membri Ue russofobi, che colpiscono la cooperazione con la Russia”.
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L’atteggiamento del ministro degli Esteri russo è decisamente polemico anche per quel che riguarda le possibili sanzioni allo studio in sede europea per la crisi ucraina.“L’Ue sostituisce sempre più l’arte diplomatica con le sanzioni” ha detto. Per Lavrov, dietro le sanzioni europee ci sarebbe la longa manus degli Usa e della loro “pressione che stanno esercitando sui loro alleati“.
Nagorno-Karabakh, Di Maio: “Grazie a Mosca per la tregua umanitaria”
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Di Maio ha anche parlato della situazione nel Nagorno-Karabakh, dove da poco si è raggiunto un accordo per la tregua tra Armenia e Azerbaigian: “Ringrazio Lavrov per l’impegno nel Nagorno-Karabakh, per il raggiungimento della tregua per il cessate il fuoco in uno scenario complicato. siamo molto preoccupati per il costante rischio di escalation delle tensioni nonostante la tregua umanitaria raggiunta con l’aiuto di Mosca. Questo dimostra il ruolo centrale della Russia gioca nella crisi”.
“Pur comprendendo la frustrazione per un negoziato trentennale senza esiti, pensiamo che solo una soluzione politica possa portare pace e stabilità nella regione. È illusorio pensare di risolvere il conflitto con le armi” ha aggiunto il ministro degli Esteri italiano.