Per la prima volta dalla fondazione, nel 1988, la Chiesa evangelica luterana in America (Elca) ha nominato una persona apertamente transgender al ruolo di vescovo. Sarà il reverendo Megan Rohrer a guidare la San Francisco’s Grace Cathedral in California, uno dei 65 sinodi della chiesa. Il suo compito sarà quello di sovrintendere a quasi 200 congregazioni di un’ampia zona. Secondo traguardo raggiunto quindi per Megan Roher che nel 2014 era diventato il primo leader apertamente transgender di una congregazione Elca a San Francisco.
Megan Roher, chi è il primo vescovo transgender
La chiesa luterana è solo una delle due congregazioni cristiane, insieme alla Chiesa episcopale, che consente ai membri transgender di servire come clero. “Sono entrato in questo ruolo perché una comunità diversa di luterani della California e del Nevada del nord ha devotamente e premurosamente votato per fare questa cosa storica“, ha commentato Rohrer, sposato e con due figli.
“È stimolante“, ha detto alla CNN. ” Penso di essere molto consapevole che questa chiamata è più grande di me. Riguarda il servire Dio e riguarda un posto nella storia che significa molto per molte persone“.
“La mia speranza, se me lo permetterete, e penso che lo farete, è amarvi e amare ciò che amate“, ha detto Rohrer ai fedeli. “Accetto questo ruolo perché una comunità variegata di luterani nella California settentrionale e nel Nevada ha votato devotamente e premurosamente per fare una cosa storica“.
Rohrer, che usa il pronome “loro”, in precedenza è stato pastore della Grace Lutheran Church di San Francisco, oltre che attivista presso le comunità senzatetto e LGBTQ+ della città. Dopo la laurea in religione all’Università Augustana di Sioux Falls, nel Dakota del Sud, ci fu il trasferimento in California per conseguire un master e un dottorato presso la Pacific School of Religion a Berkeley.
Rohrer è diventato uno dei sette pastori LGBTQ+ accettati dalla chiesa evangelica luterana progressista nel 2010 dopo aver permesso l’ordinazione di pastori nelle relazioni omosessuali. La chiesa è una delle più grandi congregazioni cristiane negli Stati Uniti e vanta circa 3,3 milioni di membri.
Per quanto riguarda la questione LGBTQ+ nel cattolicesimo la strada sembra invece decisamente tutta in salita.
Tuttavia con il pontificato di Papa Francesco, sono state molte le aperture al mondo LGBTQ da parte della Chiesa cattolica. Fu proprio Bergoglio ad aprire per la prima volta la porta alle unioni gay, dichiarando pubblicamente che le persone omosessuali dovrebbero essere protette dalle leggi sulle unioni civili.