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Un agente è stato arrestato ad Aurora, in Colorado, negli Stati Uniti, per aver minacciato di uccidere un sospettato durante un arresto. “Se ti muovi ti sparo”, si sente dire al poliziotto nel video che ha ripreso la scena. L’agente è ora sotto inchiesta e potrebbe essere accusato di assalto e minacce con un’arma mortale.
Il sospettato: “Non riesco a respirare”
La vittima, fermata per violazione di domicilio con altri due uomini, è stata invece ricoverata in ospedale dopo l’episodio. Nel filmato, ripreso dalle bodycam in dotazione agli agenti, si vede il poliziotto puntare l’arma contro il sospettato intimandogli di girarsi con la faccia verso terra. Poi l’agente tiene per circa 40 secondi il collo dell’uomo, che ripete: “Non riesco a respirare”. Frase che fa tornare la memoria indietro fino al caso di George Floyd, l’afroamericano morto durante un arresto a Minneapolis, poi diventato simbolo del movimento Black Lives Matter.
L’ira della famiglia e le scuse della polizia
Il padre della vittima ha raccontato all’emittente Cbs di essere rimasto scioccato dal video. “Pensavo che mio figlio stesse per morire perché ripeteva: ‘Mi stai uccidendo’ – ha dichiarato -. Siamo disgustati. Siamo arrabbiati. La polizia non lavora così. È stato un comportamento da criminali”. Nel frattempo, il capo del Dipartimento di polizia di Aurora si è scusato per l’accaduto definendolo un “atto spregevole”.