Gli Stati Uniti si preparano ad aprire nuovamente i confini ai viaggiatori di tutto il mondo dopo un blocco durato quasi 18 mesi. Unico requisito essenziale per volare negli Usa sarà aver ricevuto la vaccinazione contro il Covid-19. La data da cerchiare è l’8 novembre 2021, almeno secondo quanto trapelato dalle dichiarazioni di un funzionario della Casa Bianca. La comunicazione di una imminente apertura dei confini risale al mese scorso, ma l’amministrazione Biden non si era ancora pronunciata su una data specifica.
Usa, apertura confini dall’8 novembre
Ma le tempistiche necessarie per ottenere la piena approvazione da tutti i dipartimenti governativi coinvolti rischiano di far slittare la riapertura dopo la data prevista. Un passaggio fondamentale per garantire la riapertura in sicurezza è la possibilità di tracciare i viaggiatori vaccinati. Bisogna dunque ottimizzare un sistema efficace di verifica e capire quali documenti accettare come prova di avvenuta vaccinazione.
Viaggio Usa, quali requisiti per accedere
I requisiti per accedere agli Usa dopo l’8 novembre 2021 saranno probabilmente i seguenti. Il viaggiatore dovrà:
- dimostrare di essere completamente vaccinato;
- arrivare con esito negativo al test Covid-19 eseguito nei tre giorni precedenti l’arrivo;
- deve indossare una mascherina per tutto il viaggio;
- deve condividere il suo indirizzo e-mail e numero di telefono in modo che possa essere identificato per motivi di tracciamento dei contatti.
Ancora non è chiaro se i bambini non vaccinati potranno viaggiare al seguito di genitori o tutori vaccinati. Restano da chiarire anche le tipologie di vaccino accettate.
Quali sono le regole in vigore adesso
Secondo le regole attuali, come riportato dalla BBC, la maggior parte dei cittadini non statunitensi non può entrare negli Stati Uniti se è stata nel Regno Unito, nella maggior parte dei paesi dell’UE, in Cina, India, Iran e Brasile negli ultimi 14 giorni. Inizialmente, gli Usa avevano imposto un divieto di viaggio a chiunque provenisse dalla Cina. Il divieto è stato successivamente esteso dall’amministrazione Trump a questi altri paesi. Il presidente Biden ha confermato il divieto nel gennaio 2021.