Usa 2024, Trump ha un avversario in meno: DeSantis si ritira

È ormai una gara a due la corsa per la nomination repubblicana alla Casa Bianca. Alla vigilia della sfida in New Hampshire, in programma domani, il governatore della Florida Ron DeSantis ha fatto un passo indietro annunciando il proprio appoggio per l’ex presidente Usa Donald Trump, super favorito delle primarie.

Per me è chiaro che la maggioranza degli elettori delle primarie repubblicane vuole dare un’altra possibilità a Donald Trump”, ha detto DeSantis in un video condiviso sui social media. L’ex capo della Casa Bianca “è superiore all’attuale presidente in carica Joe Biden. Questo è chiaro“, ha ammesso DeSantis, ultimo candidato repubblicano in ordine di tempo a puntare le proprie fiche su Trump, dopo Vivek Ramaswamy e Tim Scott.

“Ho firmato un impegno a sostenere il candidato repubblicano e onorerò quell’impegno. Ha il mio appoggio, perché non possiamo tornare alla vecchia guardia repubblicana di un tempo o alla forma riconfezionata di corporativismo riscaldato che Nikki Haley rappresenta”, ha detto alludendo all’ex governatrice della Carolina del Sud, unica avversaria rimasta in gara.

Trump: “Molto onorato di lavorare con DeSantis”

Donald Trump dal canto suo ha ringraziato DeSantis dicendosi “molto onorato” di ricevere l’appoggio del governatore della Florida. “Non vedo l’ora di lavorare con lui per battere Joe Biden, che è il presidente peggiore e più corrotto nella storia del nostro Paese”, ha scandito su Fox News.

Una maratona elettorale scandita anche dai, tanti, processi del tycoon. Nelle prossime ore sarà di nuovo in tribunale a New York per la causa intentata per diffamazione dalla scrittrice E. J. Carroll. Nonostante i guai giudiziari collezionati lo scorso anno, incluse quattro incriminazioni, Trump continua a guidare col vento in poppa la corsa verso la Casa Bianca.

Secondo un sondaggio della Cnn, la ritirata di Ron DeSantis potrebbe ampliare, seppur di poco, il margine dell’ex presidente degli Stati Uniti nel New Hampshire, che passerebbe così dal 50% al 54%, mentre Haley salirebbe dal 39% al 41%.

Nikki Haley, candidata alla nomination repubblicana per la Casa Bianca
Nikki Haley | Foto ANSA – Newsby.it

Nikkey Haley: “Combatterò fino alla fine”

Nikkey Haley, dopo l’uscita di scena del governatore della Florida, ha promesso di “combattere fino all’ultimo secondo” contro l’ex presidente Usa. “Che vinca la donna migliore”, ha detto l’ex ambasciatrice alle Nazioni Unite, che sin dall’inizio si è proposta come il volto nuovo e alternativo a Trump, con un’agenda meno radicale, capace di attrarre l’elettorato moderato e indipendente. Quanto all’endorsement di Ron DeSantis a favore di The Donald, secondo Haley non avrà effetti rilevanti sulla corsa alla nomination perché è convinta che i voti del governatore di divideranno equamente tra lei e il tycoon.

Sale la febbre del New Hampshire

Alla vigilia delle primarie in New Hmapshire, lo scontro tra i due candidati repubblicani si fa più duro e senza esclusioni di colpi. “Haley è ineleggibile, con lei i democratici vincerebbero”, ha attaccato l’ex presidente nel suo ultimo comizio nello “Stato del Granito” alludendo a presunti legami tra l’ex ambasciatrice Onu e i democratici. “Sta usando i soldi degli estremisti di sinistra per portare avanti i suoi programmi radicali”, ha avvertito Trump senza fornire alcuna prova a sostegno, forte della recente vittoria a valanga in Iowa.

La 52enne si è difesa facendo leva su uno degli argomenti più convincenti che ha a disposizione, l’età del rivale 77enne. “Ha detto che Joe Biden ci stava portando verso la seconda guerra mondiale, forse intendeva la terza. Ha detto di aver corso contro Barack Obama, ma non lo ha mai fatto. A 80 anni la salute mentale continuerà a calare. È la natura umana“, ha attaccato Haley deridendo Trump per averla confusa con l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi.

L’ex governatrice punta sul voto degli indipendenti, 4 su 10 nello Stato secondo le rilevazioni. Ma secondo alcuni esperti, la candidata di origini indiane avrebbe compiuto un errore strategico non partecipando ai dibattiti sulle tv locali che l’avrebbero portata nei salotti di migliaia di indecisi. Haley ha però incassato il sostegno dell’importante quotidiano locale New Hampshire Union Leader: “Lo Stato è pronto per un cambiamento. L’America è pronta per un cambiamento. Il mondo è pronto per un cambiamento. Vogliamo un’opzione migliore rispetto a quella degli ultimi otto anni e Nikki Haley è questa opzione”, si legge fra le altre cose nell’editoriale del giornale.

La 52enne può già contare sul sostegno di una parte di Wall Street. Il 30 gennaio è in programma una raccolta fondi in suo favore a New York organizzata da investitori miliardari del calibro di Stanley Druckenmiller, Henry Kravis, Ken Langone e Cliff Asness. Il costo di un biglietto va da 3.300 a 33.200 dollari.

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