Un errore da 130 milioni di sterline, circa 155 milioni di euro, ha messo non poco in imbarazzo la divisione del Regno Unito del Banco Santander. La cifra, infatti, è stata erroneamente distribuita, il giorno di Natale, sui conti di 75mila britannici. E recuperarla, come sostiene il Times che per primo ha riportato la vicenda, non sarà affatto semplice.
Banco Santander, un’operazione duplicata alla base dell’errore
L’errore risiede in una sorta di “duplicazione” di pagamenti già effettuati (si va dai compensi per prestazioni alle forniture di beni e servizi) da 2mila account aziendali a 75mila destinatari. Santander ha immediatamente avviato le procedure di recupero delle cifre inviate per sbaglio. Ma non mancano gli ostacoli per rimediare alla “svista”.
A ricevere il denaro, infatti, ci sono anche cliento con conti in banche rivali. Tra queste vi sono Barclays, HSBC, NatWest, Co-operative Bank e Virgin Money. Santander, secondo quanto riporta il Times, si è ritrovata costretta a chiedere un vero e proprio favore alle altre banche. E questo soltanto per accelerare i tempi di recupero. Le banche, però, sono preoccupate che, nel corso di questi cinque giorni, gli utenti possano già aver speso la cifra assegnata loro per sbaglio.
La banca promette: “Nessuno ci rimetterà economicamente”
Uno degli istituti bancari, interpellato dal quotidiano britannico, ha confermato che bloccherà ogni tipo di restituzione che possa causare un saldo negativo per il proprio cliente. Nel frattempo Pay UK, che gestisce i pagamenti nel Regno, ha comunque già fatto sapere di aver aiutato la banca spagnola a recuperare alcuni dei pagamenti. Un primo passo, a suo modo, significativo.
Santander, nello specifico, ha avviato contatti non solo con le banche, ma anche, dove possibile, direttamente con alcune delle persone che hanno ricevuto il pagamento indebito. “Ci dispiace che, a causa di un inconveniente tecnico, alcuni pagamenti delle aziende che si affidano a Santander siano stati duplicati” ha dichiarato al Times un portavoce del Banco.
“Nessuno dei nostri clienti ci rimetterà economicamente – ha poi promesso -. Lavoreremo alacremente con diverse banche del Regno Unito per recuperare il denaro delle transazioni duplicate nei prossimi giorni”.