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Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel suo consueto discorso alla nazione diffuso con un videomessaggio, ha denunciato “i 400 crimini di guerra” che sarebbero stati perpetrati dall’esercito russo nella regione di Kherson. “Gli investigatori li hanno già documentati: sono stati trovati corpi di civili e militari. L’esercito russo ha lasciato dietro di sé le stesse atrocità di altre regioni del nostro Paese“, le sue parole.
E ancora: “In occasione del G20 daremo risposte pubbliche a molte domande che vengono poste ora. Risposte pubbliche in modo che tutte le persone e i nostri partner possano ascoltarle. Tutti coloro che ci supportano“, ha aggiunto il presidente ucraino, confermando che martedì pronuncerà il suo discorso al summit di Bali in videocollegamento.
“Ci stiamo già preparando attivamente per una settimana molto importante per l’Ucraina. Una settimana diplomatica. Il vertice del G20 si terrà in Indonesia. La nostra posizione sarà presentata in modo molto significativo“, ha concluso.
Zelensky in visita a Kherson, liberata da russi
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Borrell: Ritiro russi da Kherson è punto di svolta
E del ritiro delle truppe russe da Kherson ha parlato anche l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri a Bruxelles: “E’ molto importante vedere cosa accadrà nei prossimi giorni. Il ritiro dell’esercito russo dall’altra parte del fiume, non disposto a resistere a Kherson, può essere dovuto al fatto che, forse, se avesse cercato di mantenere la propria posizione laggiù, sarebbe andato in contro a una grande sconfitta. E’ un punto di svolta nella guerra“, le sue parole.