Secondo quanto riferito da Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina, la Russia si starebbe preparando a una grande offensiva nell’est del Paese, che dovrebbe iniziare a breve. “Vogliono letteralmente distruggere e mettere fine al Donbass”, ha aggiunto. “Mentre stanno distruggendo Mariupol, vogliono spazzare via anche altre città e comunità nelle regioni di Donetsk e Luhansk”. Nel suo discorso, il leader è tornato a chiedere armi all’Occidente e ha definito ogni ritardo nelle forniture “un permesso alla Russia per uccidere” la sua gente.
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Zelensky ha chiesto al “mondo democratico” di “rispondere a ciò che stanno facendo gli occupanti nel sud del nostro Stato, nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia. Lì vengono costruiti centri di tortura, le autorità locali e chiunque sia ritenuto visibile alle comunità locali viene rapito. Gli insegnanti vengono ricattati, i soldi per le pensioni vengono rubati, gli aiuti umanitari vengono bloccati e le persone muoiono di fame. Gli occupanti stanno anche cercando di spaccare sull’esempio delle cosiddette repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk, trasferendo questo territorio alla zona del rublo e subordinandolo alla macchina amministrativa russa“, ha aggiunto Zelensky.
Mariupol, il battaglione Azov lancia il contrattacco
A Luhansk le autorità hanno invitato i residenti all’evacuazione. “La prossima settimana potrebbe essere difficile. Questa potrebbe essere l’ultima volta in cui abbiamo ancora la possibilità di salvarvi”, ha spiegato Sergiy Gaidai, il capo dell’amministrazione regionale. Nel frattempo, a Mariupol la situazione è diventata ancora più critica. Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco della città portuale, ha dichiarato che le forze russe hanno annunciato che oggi Mariupol sarà chiusa in ingresso e in uscita e che gli uomini che resteranno in città “saranno controllati” per essere “ricollocati”.
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Numerosi civili si sono rifugiati nell’acciaieria Azovstal, dove si nascondono le ultime forze militare ucraine rimaste nel centro abitato. E proprio da Mariupol è partito il contrattacco del reggimento Azov, creato nel 2014 da attivisti di estrema destra e inizialmente schierato contro i separatisti filorussi in Ucraina orientale. Dall’anno successivo è ufficialmente un distaccamento della Guardia nazionale ucraina, che fa capo al ministero dell’Interno di Kiev.
Un gruppo per i diritti umani della Crimea ha denunciato che i russi avrebbero portato via con la forza da Mariupol circa 150 bambini, 100 dei quali ricoverati in ospedale, per condurli “nel Donetsk occupato e nel Taganrog russo”. Secondo Zelensky, in totale “circa 5mila bambini sono stati deportati dalla regione di Mariupol in Russia dall’inizio dell’invasione russa“.
Ucraina, missili su Leopoli: 7 morti, anche un bimbo
Nella mattina di oggi, lunedì 18 aprile, le truppe russe hanno condotto un attacco missilistico su Leopoli, causando almeno sette morti, fra cui un bambino. Nell’oblast’ di Chernihiv proseguono invece le operazioni di sminamento delle forze dell’ordine, come certificano le immagini del servizio statale per le emergenze ucraino.
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A Kreminna, nella regione di Luhansk, i militari russi hanno sparato a quattro civili che stavano tentando di fuggire, uccidendoli. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale Gaidai. “La mattina del 18 aprile, i residenti di Kreminna hanno cercato di evacuare con i propri veicoli – ha detto -. I russi hanno aperto il fuoco su un’auto con civili a bordo. Quattro persone sono rimaste uccise. Una persona gravemente ferita è ancora sul posto. I medici non possono raggiungerla a causa dei bombardamenti senza fine“.
La Difesa di Mosca: “23.367 perdite fra le forze ucraine”
Per la prima volta dall’inizio della guerra, Mosca ha pubblicato l’elenco delle perdite del fronte ucraino nei combattimenti. “Il ministero della Difesa russo dispone di dati affidabili sulle vere perdite dell’esercito ucraino, della Guardia nazionale e dei mercenari stranieri“, ha scritto il dicastero su Telegram. “A oggi le perdite documentate della parte ucraina ammontano a 23.367 persone“.
Il ministero della Difesa russo ha anche dichiarato di essere in possesso di documenti dai quali “risultano anche un gran numero di militari disertori, feriti e dispersi“. Mosca ha anche pubblicato l’elenco con i dati personali dei caduti della Guardia nazionale ucraina, dal quale emergono “perdite significative tra le forze speciali dell’Azov“.
Su Internet intanto è comparsa una foto che mostra la nave da guerra russa Moskva colpita da un missile in mare. Finora non è stato possibile verificare la veridicità dell’immagine. Tuttavia, secondo alcuni osservatori militari, la fotografia potrebbe essere autentica. A bordo dell’incrociatore, affondato giovedì scorso, sarebbero morti 40 marinai russi e molti altri sarebbero rimasti feriti, come raccontato da un superstite.
Ucraina, due prigionieri britannici sulla tv russa
La televisione russa ha trasmesso l’appello di due cittadini britannici schierati con l’esercito ucraino e arrestati dalle forze russe. I due prigionieri hanno chiesto al premier inglese Boris Johnson di essere liberati in uno scambio con Viktor Medvedchuk, l’oligarca e deputato dell’opposizione ucraina arrestato nei giorni scorsi dall’intelligence di Kiev.
Analoga la richiesta dello stesso Medvedchuk, che in un video-appello diffuso dai servizi segreti di Kiev ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin e a Zelensky di essere scambiato “con i difensori e i civili di Mariupol“.