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I blackout continuano a rappresentare un grosso problema dell’Ucraina, che nelle ultime settimane ha più volte dovuto far fronte a improvvise interruzioni dell’energia. Nel corso del suo ultimo videomessaggio alla nazione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato sulla questione. “Ogni giorno aggiungiamo nuove forze energetiche all’Ucraina. Dopo ogni attacco russo, ripristiniamo il sistema. Stiamo facendo di tutto per portare in Ucraina quanta più attrezzatura possibile, che possa compensare i danni causati dai colpi di missili“, ha spiegato Zelensky.
Il presidente dell’Ucraina ha poi ringraziato “tutti gli imprenditori ucraini, i volontari e tutti i nostri partner che ci aiutano in questo. Tuttavia, dovremmo essere tutti consapevoli che la Russia non ha rinunciato alle sue tattiche terroristiche. Qualsiasi assenza di attacchi missilistici di massa significa semplicemente che il nemico si sta preparando e potrebbe colpire in qualsiasi momento. Sebbene sia ovvio che anche senza luce sappiamo dove sparare, la Russia spera ancora nei blackout. Questa è l’ultima speranza dei terroristi“, ha concluso Zelensky.
Ucraina, Zelensky: “La Russia ha pochi missili, ma può attaccare ancora”
Come sottolineato da Vadym Skibitsky, vice capo dell’intelligence militare ucraina, al momento la Russia dispone di riserve di missili sufficienti per non più di 3-5 attacchi massicci sull’Ucraina. Zelensky ha però sottolineato che può comunque colpire in qualsiasi momento, pertanto non bisogna abbassare la guardia.
Parlando con il New York Times, Skibitsky ha spiegato che la Russia è arrivata a usare dei vecchi missili ucraini, che le sono stati consegnati negli anni ’90 nel quadro di un accordo internazionale a garanzia della sovranità e l’integrità territoriale ucraina. I loro resti sono stati trovati fra le macerie degli obiettivi colpiti durante uno degli attacchi massicci di ottobre. Skibitsky ha ribadito che i russi ora dispongono di riserve per non più di 3-5 attacchi massici, se mantengono il livello di 80-90 missili per ondata.