Ucraina, Zelensky: “Genocidio nel Donbass” | Usa pronti a inviare armi più potenti

La 93esima giornata di guerra in Ucraina è iniziata con un aggiornamento del bilancio delle vittime. Secondo quanto riferito dall’Onu sono quasi 4mila (3.998) i civili che hanno perso la vita dall’inizio del conflitto. Il numero dei feriti, invece, ammonta a 4.693. Con ogni probabilità i dati sono imprecisi e ben al di sotto di quelli reali: ne è consapevole anche l’Onu, che sottolinea come sia difficile ottenere delle informazioni precise nelle zone in cui si svolgono i combattimenti. Inoltre, Kiev ha reso noto che almeno 241 bambini sono stati uccisi dall’inizio dell’invasione e altri 438 sono rimasti feriti. Il bilancio è particolarmente grave delle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv e Chernihiv. Per quanto riguarda le istituzioni educative, ben 1.887 sono state danneggiate dall’inizio del conflitto, mentre altre 180 sono andate completamente distrutte.

Sono 1.500 le persone rimaste uccise dall’inizio della guerra a Severodonetsk“. Lo ha dichiarato il sindaco Oleksandr Stryuk. “La città è sottoposta a bombardamenti continui, il 60% del patrimonio abitativo è completamente distrutto e fino al 90% degli edifici sono danneggiati e necessitano di importanti riparazioni“, ha aggiunto il primo cittadino. Il percorso per uscire dalla città è estremamente pericoloso, ma i militari ucraini stanno facendo “tutto il necessario per rendere le strade sicure”. Circa 12.000-13.000 persone sono rimaste ancora in città.

Ucraina, la situazione nel Donbass

Proseguono i combattimenti del Donbass, dove la Russiaè in vantaggio negli scontri nel Lugansk”. A riferirlo è il generale ucraino Oleksiy Gromov. Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina, ha accusato la Russia di star portando avanti un “genocidio” nel Donbass. Nel suo ultimo discorso, il leader ha dichiarato che le forze russe stanno praticando la “deportazione” e “l’uccisione di massa dei civili”. “Tutto ciò fa parte di un’evidente politica di genocidio portata avanti dalla Russia”, ha aggiunto.

Nel frattempo, gli Stati Uniti si starebbero preparando a inviare all’Ucraina armi più potenti, tra cui i missili a lungo raggio chiesti da tempo da Kiev perché “potrebbero essere il punto di svolta nella guerra contro la Russia”.

Ucraina, trovati 70 morti sotto le macerie in uno stabilimento a Mariupol

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Circa 70 cadaveri sono stati trovati nell’ex stabilimento di Oktyabr, a Mariupol. Lo ha affermato il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko. “Le persone sono rimaste tra le macerie dell’edificio dopo il bombardamento. I corpi sono stati chiusi in sacchetti di plastica e portati per la sepoltura in una fossa comune nel villaggio di Stary Krym“, ha aggiunto.

Zelensky: “Basta flirtare con la Russia, vogliono il Donbass in cenere”

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Il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe ancora essere fermato se il mondo trattasse la situazione in Ucraina come tale. Se i forti del mondo non flirtassero con la Russia, ma insistessero davvero per porre fine alla guerra. Vogliono ridurre in cenere Popasna, Bakhmut, Lyman, Lysychansk e Severodonetsk. Come Volnovakha, come Mariupol“. È il monito del presidente ucraino Zelensky in un video che ha ricordato come l’Unione europea “da settimane” non riesca a concordare il sesto pacchetto di sanzioni.

Lavrov: “L’occidente ha dichiarato guerra totale alla Russia”

Secondo Sergej Lavrov, il ministro degli Esteri russo, l’occidente avrebbe “dichiarato guerra totale alla Russia“. Ancora più forti le dichiarazioni di Michail Vladimirovič Mišustin, il primo ministro della Federazione Russa, secondo cui l’occidente starebbe cercando “di cancellare il nostro Paese, di rimuoverlo dalla mappa del mondo“. Da parte sua il Cremlino informa che i negoziati con l’Ucraina sono stati sospesi su decisione di Kiev, “il che contrasta con le affermazioni di Zelensky sulla necessità di colloqui al massimo livello“.

 

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