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L’Ucraina continuerà a combattere fino alla “vittoria“. Lo ha assicurato il presidente Volodymyr Zelensky nel suo messaggio alla Nazione per il nuovo anno. “Stiamo combattendo e continueremo a combattere. A favore di questa parola: ‘vittoria’“, ha detto Zelensky, auspicando che il 2023 diventi l’anno in cui “gli ucraini torneranno a casa“.
Raid notturni su Kiev, danni a infrastrutture e blackout
Nel frattempo, però, continuano i raid russi sulle città dell’Ucraina. Nella notte si sono registrati nuovi attacchi missilistici su Kiev, che hanno causato danni alle infrastrutture elettriche e blackout. Lo ha confermato il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, su Telegram. “Impianti di infrastrutture energetiche sono stati danneggiati a causa dei raid notturni. Sono stati attuati blackout di emergenza in città. Quindi ci sono anche impianti di riscaldamento rimasti senza elettricità“, ha affermato. Secondo i media ucraini, poco dopo mezzanotte esplosioni sono state udite anche a Dnipro.
Gb, in corso battaglia per controllo autostrada Lugansk
Non solo Kiev, perché i combattimenti proseguono in tutto il paese. Al momento sarebbe in corso una battaglia per il controllo di una autostrada strategica nell’Est dell’Ucraina, controllata dalla Russia. Come riferisce l’intelligence della Difesa britannica nel proprio ultimo bollettino su quanto accade sul terreno di guerra, “da cinque giorni le forze russe e ucraine combattono per il controllo dell’autostrada P66, a nord della città di Kremina, nella regione di Lugansk, sotto controllo russo“.
Si tratta, ha precisato l’analisi, di “una via di rifornimento fondamentale per la sezione settentrionale del fronte russo del Donbass dalla regione russa di Belgorod. Il suo utilizzo è stato interrotto dall’artiglieria ucraina a partire da ottobre“, e se l’Ucraina riuscirà a riprenderne il controllo “molto probabilmente minerebbe ulteriormente la difesa russa di Kremina“, sottolineano gli analisti britannici.
Drone attacca infrastruttura elettrica in Russia
L’esercito ucraino non resta a guadare. Un presunto drone ucraino avrebbe attaccato e danneggiato un’infrastruttura elettrica nella regione russa di Bryansk, al confine con l’Ucraina. Lo ha reso noto il governatore della regione, Alexander Bogomaz, precisando che il raid non ha provocato vittime. “Stamane un drone ucraino ha attaccato nel distretto di Klimovsky e, come risultato del raid, l’infrastruttura che produce elettricità è stata danneggiata e non c’è corrente“, ha dichiarato su Telegram, aggiungendo che “tutti i servizi di emergenza sono sul posto“.