Nel suo ultimo discorso alla nazione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto al Comitato Internazionale della Croce Rossa di indagare sul campo di detenzione russo di Olevnika, nell’Ucraina orientale. Qui, secondo quanto riferito, sono detenuti da maggio dei prigionieri di guerra ucraini. Inoltre, decine di persone detenute nel carcere sono morte a luglio in un’esplosione e in un incendio. “Credo che il Comitato Internazionale della Croce Rossa non sia un club i cui membri hanno privilegi, vengono pagati e si godono la vita”, ha dichiarato Zelensky. “La Croce Rossa ha degli obblighi, prima di tutto di natura morale. Il mandato della Croce Rossa deve essere adempiuto. È necessario fare subito tutto ciò che è logico fare per la Croce Rosse. C’è Olenivka, di fatto un campo di concentramento, dove sono tenuti i nostri prigionieri. Viene chiesto di potervi avere accesso, come previsto. La croce rossa può farlo accadere e l’Ucraina è pronta a facilitarlo”, ha aggiunto.
Ucraina, la situazione sul campo
Nel corso dell’ultimo mese, le forze armate dell’Ucraina hanno liberato oltre 600 insediamenti occupati dai russi, 75 dei quali nella regione di Kherson. Lo ha annunciato il “Ministero ucraino per la reintegrazione dei territori temporanei occupati”. Circa 502 insediamenti sono stati liberati a Kharkiv, nell’Ucraina nordorientale. Qui il mese scorso le forze di Kiev erano avanzate in profondità nelle linee russe. Altri 43 insediamenti sono stati liberati nella regione di Donetsk e altri sette nel Luhansk. “L’area dei territori ucraini liberati è aumentata in modo significativo”, ha osservato il ministero in una dichiarazione pubblicata sul suo sito ufficiale.
A Roma sit-in per il ritiro delle truppe russe e per la pace
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Nella serata di ieri, giovedì 13 ottobre, si svolto a Roma, nella zona dell’ambasciata russa a Castro Pretorio, il sit-in organizzato dal Movimento Europeo Azione Non violento, Liberi Oltre, Base Italia, a favore del popolo ucraino. Nella piazza centinaia di persone hanno scandito canti e slogan per chiedere la pace. Molte anche le testimonianze di cittadini russi solidali col popolo ucraino e della comunità ucraina. Folta la presenza degli esponenti del Partito democratico e del centro-sinistra, da Enrico Letta a Pier Ferdinando Casini, Lia Quartapelle, Enrico Borghi, Simona Malpezzi, Francesco Boccia, Sandra Zampa e Laura Boldrini. E ancora per +Europa Emma Bonino, Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova e per il Terzo Polo Carlo Calenda e Mariastella Gelmini.