Ucraina, un anno fa iniziava l’invasione. Oggi la pace sembra ancora lontana

È trascorso un anno esatto dal 24 febbraio 2022, il giorno in cui la Russia ha iniziato l’invasione militare dell’Ucraina. Quello che nelle intenzioni del presidente russo Vladimir Putin avrebbe dovuto essere un blitz di appena tre giorni si è trasformato in un conflitto lungo e difficile. In nome della cosiddetta “Operazione militare speciale” sono stati portati avanti scontri armati e bombardamenti su numerose città ucraine, costati la vita a migliaia di civili e militari. L’Ucraina ha resistito finora soprattutto grazie alle armi fornite dagli Stati Uniti e dai Paesi dell’Unione europea, che hanno più volte condannato le azioni della Russia e cercato di metterla in difficoltà con delle sanzioni.

Il simbolo dell'Onu
Foto | Pixabay @Moondance

La risoluzione dell’Onu

La strada che conduce alla fine della guerra appare ancora lunga e impervia, ma nelle ultime ore è stato compiuto un passo importante nella giusta direzione. L’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato una risoluzione nella quale si sottolinea “la necessità di raggiungere, il prima possibile, una pace completa, giusta e duratura, in linea con la Carta delle Nazioni Unite. I voti a favore sono stati 141, ma ci sono stati anche 32 astenuti e 7 contrari. Oltre alla Russia, anche la Siria, la Bielorussia, l’Eritrea, la Corea del Nord, il Nicaragua e il Mali si sono espressi contro la risoluzione dell’Onu.

Il testo contiene quattro punti fondamentali:
1) “La necessità di una pace completa, giusta e duratura, in linea con la Carta delle Nazioni Unite”.
2) L’impegno per la “sovranità, l’indipendenza, l’unità e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti”.
3) “La cessazione delle ostilità e il ritiro immediato, completo e incondizionato delle forze militari russe dal territorio ucraino”.
4) “La necessità di garantire la responsabilità per i crimini più gravi commessi sul territorio russo dell’Ucraina ai sensi del diritto internazionale”

Pur non essendo vincolante, la risoluzione ha un grande valore politico e simbolico.

Guerra in Ucraina, Zelensky: “Il 2023 sarà l’anno della vittoria”

Durante un lungo discorso, Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina, ha commemorato gli sforzi compiuti dai militari ucraini nel corso dell’ultimo anno, dedicando loro un minuto di silenzio. “Gloria a tutti quelli che stanno combattendo adesso”, ha affermato. “Il vostro sforzo rende più vicina la vittoria e decide se l’Ucraina resisterà”. Ha poi dichiarato che ogni singolo soldato è la ragione “per cui milioni di ucraini sono ancora vivi”.

Volodymyr Zelensky
Zelensky | Photo by The Presidential Office of Ukraine under the Creative Commons Attribution 2.0 Generic license

Il 24 febbraio 2022 milioni di noi hanno fatto una scelta: non una bandiera bianca, ma una blu e gialla. Non fuggire, ma affrontare, resistendo e combattendo. È stato un anno di dolore, di lacrime, di fede e di unità. E durante quest’anno siamo rimasti invincibili. E sappiamo che il 2023 sarà l’anno della nostra vittoria”, ha scritto Zelensky su Twitter.

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