Il 64esimo giorno di combattimenti in Ucraina si apre con un rimpallo di accuse sull’asse Kiev-Mosca sui presunti crimini di guerra commessi durante il conflitto. Nel dibattito si inseriscono anche gli Usa, che affermano di aver ricevuto “informazioni credibili” secondo le quali un’unità militare russa avrebbe giustiziato ucraini che volevano arrendersi vicino a Donetsk. Nello specifico, “esecuzioni di persone alle quali erano state legate le mani” e “torture e violenze sessuali contro donne e ragazze”, tali da far ravvisare “abusi sistematici” secondo Washington. Di contro, il Cremlino ribatte, attraverso un suo diplomatico all’Onu, affermando che gli ucraini avrebbero torturato prigionieri in un centro a Mariupol chiamato “la biblioteca”.
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Armi segrete, Londra risponde alle minacce di Putin
Gli Usa si preparano poi a fornire ulteriori aiuti all’Ucraina per i prossimi cinque mesi. Kiev chiede altre armi, in particolare droni d’attacco e munizioni. Richiesta, quest’ultima, che attende il via libera del presidente Joe Biden. Intanto, la Camera Usa ha approvato una legge che consente di sequestrare e vendere i beni degli oligarchi russi soggetti a sanzioni e di usare i proventi per la ricostruzione in Ucraina. Per Mosca, però, l’invio di armi a Kiev e in altri Paesi costituisce “una minaccia per la sicurezza dell’Europa”. Lo ha afferma il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass.
Le voci di un riarmo dopo il vertice Nato a Ramstein scatenano la reazione del presidente russo Vladimir Putin. Ieri il capo del Cremlino ha infatti avvertito l’Occidente che, se minacciata, la Russia è pronta a utilizzare armi segrete. Avvertimento che secondo Ben Wallace, il ministro della Difesa britannico, va preso “sul serio”, ma “non ci deve allarmare troppo”. Secondo Wallace, infatti, Putin starebbe alzando i toni per “coprire i suoi fallimenti”. Gli ucraini hanno già denunciato l’utilizzo di bombe al fosforo durante il conflitto, vietate dalla Convenzione di Ginevra. Ad esempio a Mariupol, come denuncia Svyatoslav Palamar, vicecomandante del reggimento Azov:
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Ucraina, l’Ue prepara lo stop al petrolio russo
Sul fronte delle contromisure economiche, l’Unione europea sta invece preparando il sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca da varare in settimana. Il pacchetto conterrà anche lo stop graduale al petrolio russo. Resta invece il nodo del gas. Ieri Gazprom, la controllata statale russa, ha bloccato le forniture verso Polonia e Bulgaria e il presidente della Duma ha chiesto la chiusura dei rubinetti anche a tutti gli altri Paesi “ostili”. Al momento i flussi in Italia sono regolari, nonostante Roma abbia escluso il pagamento della materia prima in rubli come voluto da Putin. Anche se, come scrive l’agenzia Bloomberg, l’Eni sarebbe in procinto di aprire un conto presso la Gazprombank per aderire al meccanismo di pagamenti del Cremlino. I prossimi pagamenti a Mosca sono previsti per metà maggio, ma nel frattempo il governo continua a diversificare le fonti di approvvigionamento.
In allarme invece Berlino, che avverte: “Con l’embargo dell’energia, la Germania andrà in recessione”. Il Bundestag tedesco intanto ha approvato la consegna delle armi pesanti all’Ucraina con 586 voti favorevoli, 100 contrari e sette astenuti. La Cina invece torna ad attaccare la Nato, definita “uno strumento di singoli Paesi per cercare l’egemonia” non solo nel Nord Atlantico, ma anche nell’Asia-Pacifico. Lo afferma il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, in risposta ai giudizi della ministra degli Esteri britannica Liz Truss sull’importanza dell’Alleanza Atlantica di avere una prospettiva globale. Truss ha anche citato i casi di Taiwan e dell’Indo-Pacifico.
Zelensky: “Mosca vuole una crisi globale dei prezzi”
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Nel suo discorso serale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che “la Russia sta cercando di provocare una crisi globale dei prezzi. La Commissione europea ha accettato di rimuovere tutti i dazi e le quote sulle esportazioni ucraine per un anno, così come di sospendere le tariffe antidumping. Ho discusso i dettagli di questa proposta con la presidente Ursula von der Leyen. Sono grato a lei personalmente e a tutti i nostri amici europei per questo passo”.
“Quando vedo questi palazzi distrutti dalla guerra immagino la mia famiglia, mia nipote nel panico e in fuga. Questa distruzione è inaccettabile nel 21esimo secolo”. Queste, invece, le parole del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, durante una visita a Borodyanka, una delle cittadine ucraine più colpite. La visita di Guterres in Ucraina prevede tappe nei quartieri di Kiev teatro delle azioni attribuite alle forze russe, oltre a Bucha e Irpin. “I civili pagano il prezzo più caro della guerra. Questo va ricordato in ogni parte del mondo”, ha aggiunto prima di rivolgere un appello a Mosca affinché cooperi con la Corte penale internazionale dell’Aja sui possibili crimini di guerra commessi in Ucraina.
La richiesta di Biden al Congresso: 33 miliardi per l’Ucraina
Durante un discorso alla Casa Bianca, Biden ha ribadito l’importanza di “fare la propria parte per aiutare gli Ucraini a lottare per la libertà e contro l’aggressione di Vladimir Putin. Cedere all’aggressione avrebbe un prezzo più alto che aiutare l’Ucraina“. Ha aggiunto che sostenere Kiev non è economico, “ma gli Stati Uniti possono farcela“. Il presidente si appresta a chiedere un finanziamento di 33 miliardi di dollari al Congresso per sostenere l’Ucraina. “Finché continueranno gli assalti e le atrocità, continueremo ad aiutare l’Ucraina a difendersi dall’aggressione russa“, inviando “altre armi e nuovi aiuti“, ha aggiunto. Biden ha dichiarato di non essere preoccupato per un’eventuale recessione degli Stati Uniti, anche se gli ultimi dati hanno indicato un Pil in contrazione dell’1,4% nel primo trimestre del 2022.
Sventato un attacco missilistico a Leopoli
Maksym Kozytskyi, il governatore di Leopoli, ha dichiarato che la difesa aerea ucraina ha sventato un attacco missilistico da sud-est del Mar Nero diretto verso la sua città. Dopo ore di tensione, scandite dal suono delle sirene antiaeree, è stata ripristinata la calma. Kozytskyi ha aggiunto che finora la polizia ha elaborato 1.568 denunce relative a persone e oggetti sospetti.