Sono migliaia i civili che stanno cercando di lasciare l’Ucraina per allontanarsi dagli orrori della guerra iniziata dalla Russia. Una fuga non sempre facile, soprattutto per chi ha un colore della pelle diverso dal bianco. Secondo varie testimonianze, numerosi africani avrebbero subito degli episodi di razzismo, vedendo loro impedita la possibilità di abbandonare il Paese e mettersi al sicuro. Il quotidiano inglese The Independent ha dato spazio alla storia di Osarumen, un attivista nigeriano che sabato sarebbe stato costretto a scendere da un autobus diretto oltre il confine. Oltre a lui e alla sua famiglia, anche ad altre persone di origine africana sarebbe stato impedito di viaggiare sul mezzo. Il conducente e i militari a bordo avrebbero detto esplicitamente “Niente neri”.
“In tutti questi anni non ho mai visto niente del genere”, ha raccontato Osarumen. “Quando ho guardato negli occhi di chi ci ha fatto scendere non ho visto altro che razzismo. Vogliono salvare loro stessi e stanno perdendo la loro umanità nel tentativo”, ha aggiunto. L’attivista ha specificato che il problema non riguarda solo gli africani: anche tanti indiani, arabi e siriani avrebbero vissuto degli episodi simili.
Gli episodi al confine con la Polonia
The Independent ha riportato anche la testimonianza di Christian, un trentenne che è stato messo al corrente di episodi di razzismo al confine con la Polonia. Qui il personale militare avrebbe impedito a centinaia di africani e altri cittadini internazionali di entrare nel Paese. Christian ha ricevuto queste informazioni da Winston, un suo amico nigeriano che ha provato, invano, ad attraversare il confine tra l’Ucraina e la Polonia. È da due giorni che ha perso ogni contatto con lui.
I casi di razzismo riportati da Al Jazeera
Al Jazeera ha riportato il caso di numerosi studenti africani e indiani bloccati in Ucraina che hanno accusato i militari di averli discriminati, impedendo loro di raggiungere il confine. Nel video diffuso dall’emittente è possibile notare degli uomini in divisa che consentono l’accesso a un treno solo alle persone nate in Ucraina, impedendo a chiunque altro di salire a bordo. Al Jazeera ha riferito anche di vari studenti di origine indiana che sarebbero stati picchiati dai militari ucraini a guardia del confine con la Polonia. Secondo Monika Matus, un’attivista dell’organizzazione Grupa Granica, le forze dell’ordine avrebbero respinto le persone sprovviste del passaporto ucraino, privilegiando quelle in possesso del documento.
Fonti contrastanti
Non tutte le fonti concordano sugli episodi di razzismo avvenuti al confine dell’Ucraina. Secondo Drew Hinshaw, giornalista del Wall Street Journal, la Polonia starebbe lasciando entrare persone di tutte le nazionalità, senza richiedere un visto, un biglietto aereo o altri documenti. Il cronista ha anche parlato della diffusione di notizie false riguardanti ciò che sta avvenendo al confine.
I’ve been at the Ukraine border since Thursday. There is a lot of wrong information on what’s happening here.
—Poland is letting in people of all nationalities. No visa or air ticket needed.
—Ukraine is a chaotic emergency: no food, language barriers, days long waits.— drew hinshaw (@drewhinshaw) February 27, 2022
La sua posizione non combacia con quella della politica nigeriana Abike Dabiri-Erewa, secondo la quale molti africani starebbero avendo dei problemi a raggiungere la Polonia. “La nostra ambasciata in Romania ha preso degli accordi per accogliere i cittadini nigeriani attraverso il confine della Romania”, ha aggiunto su Twitter.
Indeed confirmed that Africans are having issues heading to Poland . Our Embassy in Romania has made arrangements to receive Nigerians through the Romanian border . Pls call +40747309174, 40786091964 for the consular officer and head of chancery respectively
— Abike Dabiri-Erewa (@abikedabiri) February 27, 2022