Fino a oggi sarebbero 11 gli italiani uccisi mentre “partecipavano a operazioni militari” in Ucraina contro l’esercito russo. A dirlo è una comunicazione del Cremlino diretta verso Palazzo Chigi. Il Corriere della Sera riporta come siano circa una sessantina i “mercenari” italiani che si sono arruolati con la resistenza ucraina. Una decina sarebbe rientrata in Italia, mentre gli altri stanno ancora combattendo assieme a “diverse migliaia di cittadini stranieri”. Restano ignote le identità degli italiani caduti in battaglia, né si sa dove sarebbero stati uccisi. Dubbi emergono anche sull’attendibilità della notizia, spiega Francesco Verderami sul Corriere, considerando che al Ministero della Difesa italiano non risultavano neanche questi foreign fighters nostrani nelle aree di conflitto.
Italiani uccisi in Ucraina: non arrivano conferme dalla Farnesina
Tra le righe, il Cremlino avanza anche un avvertimento su possibili combattenti italiani che saranno catturati dai russi. “Ai mercenari non si applicano le norme del diritto umanitario internazionale”. Una frase che, alla luce di Bucha e di tutti gli altri terrificanti scenari emersi dopo l’occupazione delle truppe di Mosca, lascia pensare che i volontari italiani difficilmente resteranno prigionieri. Circa un mese fa sempre al Corriere, Giovanni Bianconi aveva raccontato che all’Antiterrorismo italiano risultavano 17 connazionali in Ucraina, di cui nove schierati con Kiev e otto con Mosca. Tutti potenzialmente perseguibili visto che la legge vieta “atti ostili verso uno Stato estero”.
La nota del Ministero della Difesa russo a Roma sarebbe simili a quelle trasmesse ad altre cancellerie europee. Il tentativo di Mosca punterebbe a spaccare il fronte dei Paesi occidentali. Soprattutto ora che si avvicinerebbe la fase decisiva con l’assalto al Donbass. In questo modo il Cremlino minaccia e tenta di intimidire i Paesi europei, spiegano fonti della Farnesina al Corriere. Sempre che l’informativa trovi riscontri. Al momento, infatti, non si hanno ancora certezze sul numero degli italiani catturati in Ucraina.